Il diario del viaggio in Texas degli Altre di B

27/03/2017 - 17:26 Foto di Altre di B28
Gli [b]Altre di B[/b] sono stati uno dei molti gruppi italiani ad essere selezionati per il prestigioso SXSW 2017, uno dei festival più importanti del mondo, che si svolge in Texas. Per ogni band è sempre un'emozione sorvolare l'oceano ed esibirsi davanti a un pubblico internazionale, soprattutto in un contesto così importante. L'esperienza è stata così totalizzante che quando gli abbiamo chiesto di raccontarci del loro viaggio, gli Altre di B hanno voluto condividere con noi una specie di diario per immagini, che racconta tutta l'emozione di una terra affascinante e tutta da esplorare.

[b]Gli Altre di B saranno ospiti del MI AMI Festival[/b], venerdì 26 maggio: [l="www.miamifestival.it/2017/biglietti.php"]qui[/l] trovate tutte le info e le prevendite.
La partenza
Vi raccontiamo una storia personale, che da Bologna ci ha portati dall'altra parte del mondo, per esibirci sui palchi dell'SXSW. Attraverso le smeraldine e indorate distese dello Stato del Texas, lungo i lati del triangolo scaleno Houston-San Antonio-Austin-Houston. Viaggiare su un grande Boeing è un'esperienza straordinaria: chiacchiere col vicino di posto, caffeina, distillati e letteratura.
Cibo messicano e margarita
Atterriamo a Houston, una prateria solitaria di shopping mall all'odor di candeggina, arredo urbano elegante e mancanza di esseri umani. Forse lo spring break ha spedito le famiglie in vacanza, ma in città non c'è anima viva. Ripieghiamo sul cibo messicano irrorato di margarita. Poi una sigaretta sull'uscio del ristorante, mentre la pioggia di marzo mitiga la zavorra sullo stomaco.
La vita in slow motion
Regna un'apparente calma piatta a queste latitudini, una dimensione di rilassatezza diffusa. La vita è in slow motion, come cantano i Death Cab For Cutie, indolente e meravigliosamente americana. È come uno si immaginerebbe il purgatorio, un lento luogo di espiazione, ma nel quale lo yuppie sulla via della redenzione indossa il cappello da cowboy.
Parcheggi vuoti e fast-food
I sentimenti fanno a pugni con la logica, per quanto desolante questo luogo ci piace. Statico, smisurato, ricoperto di parcheggi vuoti e fastfood. In America c'è un'idea di bello in tutto.
Interstate 10
Oggi c'è il sole e optiamo per viaggiare paralleli alla trafficata Interstate 10. Attraversiamo Columbus, Weimar, Thompsonville, fra ponti in ferro, ranch con le cancellate ossidate e pascoli infiniti. Le vacche rimasticano annoiate e le pompe petrolifere lente annuiscono.
La notte è fresca e noi siamo felici
Suoniamo al Sanchos di San Antonio, mentre alla tv danno Spurs contro Atlanta Hawks. È già primavera e le vetrate sono aperte. Al bancone del bar c'è chi guarda la partita, c'è chi ci ascolta. E alla fine vendiamo qualche disco e chiacchieriamo col trombone dei Jazz Dogz, che ridacchia perché non riesce a pronunciare il nostro nome. La notte è fresca e noi siamo felici.
Twin Peaks e Breaking bad
Paghiamo un motel di periferia, dove un uomo senza gambe fa da palo a una ghenga che spaccia al piano terra. Parcheggiamo l'auto davanti alla loro porta e dalle finestre del motel alcune ombre discostano le tende e guardano se siamo sbirri. Sull'uscio l'uomo senza gambe ci offre la sua merce mentre il resto della ghenga sghignazza alle sue spalle. Qualcosa tipo Twin Peaks e Breaking Bad.
Austin
Vi raccontiamo una storia personale, che da Bologna ci ha portati dall'altra parte del mondo, per esibirci sui palchi dell'SXSW. Arriviamo a Austin, la bella capitale del Texas, signorile, stracolma di energia. L'aria dolce odora di caffè e spezie, ad ogni angolo la fumana di un takeaway asiatico, lungo le vie la musica di migliaia di artisti.
Due rane ciclopiche
Rilasciamo la nostra prima intervista in inglese sul divano in pelle di un lussuoso hotel del centro. Siamo emozionati e raccontiamo una marea di cazzate. L'intervistatrice Maria Limon ride di gusto e noi con lei. Due rane ciclopiche dipinte su un muro ci accolgono nel 6th Street district, il cuore pulsante del festival.
Band e locali
Prova a immaginare centinaia di locali che fanno suonare contemporaneamente centinaia di band...
Musiche dal mondo
...prova a immaginare gruppi da ogni angolo d'America e del mondo che si giocano i loro poker d'assi...
Live
...prova a immaginare questo smisurato consorzio artistico e creativo in un luogo preciso della Terra, nei reconditi spazi dell'universo. Noi ci siamo dentro fino al collo e quando pronunciamo la formula "Good evening everybody. We are Altre di B and we come from Italy" la pelle si increspa. E caliamo il nostro poker.
I Necklace
Anneghiamo nella festa ed entriamo all'Esther's Follies, un variopinto locale a metà strada fra la tana del Bianconiglio e il Korova Milk Bar di "Arancia meccanica", fra orologi deformi, televisori-acquario, manichini e arcobaleni. Conosciamo i Necklace di Portland, una band indie pop vestita di rosa.
Hip hop
Anneghiamo nella festa ed entriamo al Barcelona, un seminterrato oscuro nel quale le sub basse perforano i timpani, un laboratorio di danza e di cultura hip hop.
Weaves
È il turno dei canadesi e assistiamo a uno dei live più potenti e straordinari della nostra vita: Weaves, ovvero come conciliare psichedelìa, rock 'n' roll e risse da strada.
Tokyo Police Club
Chiudono la serata i Tokyo Police Club, ovvero la ragione per cui esistono Altre di B. Li avevamo visti al David Letterman Show con "Wait up (boots of danger)" e "Nature of the experiment". Eppure si cablano il palco da soli, scrivono la scaletta un minuto prima del live: ci riconosciamo totalmente e siamo in orbita...
...ché qui ogni cosa è illuminata...
Un ballo senza fine
...un ballo senza fine, con la notte e il giorno che si aggrovigliano e si confondono. Ma il bello e il brutto degli orgasmi è la loro durata.
L'alba
La zanzariera del motel è sporca di merda e ripartisce l'alba in un milione di quadratini. Una rete di pixel che deformano il fare del giorno, i suoi colori felpati. È l'ora immobile dell'alba ed è ora di raccattare le valigie e gli strumenti.
Gli Stati Uniti d'America
Vi raccontiamo una storia personale. Che da Bologna ci ha portati dall'altra parte di questo mondo complicato. Negli Stati Uniti d'America. Che a conti fatti sono la cosa più inesplicabile, frenetica e maestosa di questo mondo complicato.
Perché puoi guardarli da sopra.
Da sotto
O di lato
E tutto va bene
Ma ti sembrerà sempre di essere in un bizzarro dormiveglia sul fare della sera. Un sogno inesplicabile, frenetico e maestoso. Mentre l'automobile svelta sfugge sull'Interstate 35. E tutto va bene. Buona.

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