Poeti, filosofi, saggisti e, più in generale, scrittori: molti dei più importanti nomi della letteratura contemporanea hanno dedicato parte delle loro opere alla musica.
Tra citazioni brevissime ma fulminanti o piccoli estratti dai loro libri, ecco dieci tra tra le più belle frasi mai scritte per raccontare la potenza di una canzone, di un’opera lirica o di un intero genere musicale.
"Questa è la qualità che ha la musica da ballare, e che non ha nessun altra cosa: ci smuove qualche istinto selvaggio che solitamente rimane dormiente nelle nostre sobrie vite. Ci si dimentica di secoli di civiltà in un secondo, sottostando a quella strana passione che ti fa girare vorticosamente in giro per la stanza, ignaro di tutto, tranne di quello che stai ascoltando, nei vortici e nei voli dei violini. È come se una corrente d’acqua ti trascinasse via. È musica magica.
“La musica è al tempo stesso la più meravigliosa e la più viva di tutte le arti: è la più astratta, la più perfetta, la più pura e la più sensuale. Io ascolto con il mio corpo ed il mio corpo si strugge in risposta alla passione e al pathos”.
Tratto dal diario “Reborn. Journals and notebooks 1947-1963” "Il jazz e' la musica del corpo.
Il respiro usciva dai tubi di alluminio e di rame,
era il respiro del corpo,
e i gemiti e i lamenti delle corde erano echi della musica del corpo.
Erano le vibrazioni del corpo che si increspavano dalle dita.
E il mistero del tema nascosto, noto solo ai musicisti,
era come il mistero della nostra vita segreta.
Diamo agli altri solo improvvisazioni periferiche.
La trama è il tema della musica,
come la trama è il tema della nostra vita,
non si alchimizzano mai le parole,
esistono solo allo stato di musica,
agitano o intorpidiscono,
esaltanti o disperanti,
ma mai nominate"
Tratto da “Diario V - 1947-1955”"Posso fischiettare quasi tutta la Quinta Sinfonia, tutti i quattro movimenti, e trovare il conforto che mi permette di dormire. La musica risponde a tutte le mie domande, le più nobili, le più potenti, è "verdi pascoli e acque tranquille" per la mia anima. In effetti, se non ci fosse la musica desidererei di morire. Anche la poesia, che la mia musa perdoni le mie parole, non è paragonabile alla musica. Le mie dita prudono se non suonano, e non passerò un altro inverno senza farlo. Ieri sera, per la prima volta in un anno, ho suonato per più di due ore e credo che, anche se ormai ho disimparato quasi tutto, c'è ancora qualcosa che mi fa pensare di poter riprendere come prima, se solo avessi coraggio. Le persone sono così dannatamente pigre eh? Ci ho messo dieci anni a dimenticare tutto quello che avevo amorevolmente imparato sulla musica, e solo perché sono una fessa. Tutto quello che rimane è Bach, che non dimenticherò mai. Non so perché l’ho amato così tanto. A parte il fatto che è così puro, così implacabile e incorruttibile. È come un principio di geometria".
Tratto da "Letters" “La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio”
Tratto da “William Shakespeare”“Dopo il silenzio, ciò che si avvicina di più nell'esprimere ciò che non si può esprimere è la musica.” […] “Quando doveva esprimere l'inesprimibile, Shakespeare appoggiava la sua penna e chiedeva aiuto alla musica”.
Tratto da “Crepuscolo degli idoli: come si filosofa con un martello”"Musica, niente di più spirituale, niente di più sensuale. Un dio, ma del tutto umano, procede, prevale, detiene il posto più alto; risponde ai nostri desideri più alti e a domande a cui nient’altro potrebbe provvedere".
Walt Whitman: "Poetry and Prose"
"Durante il mio giro in bici mattutino per Battery Park, mentre mi avvicinavo alla punta di Manhattan, ho sentito della musica e mi sono unito ad un gruppo di persone sedute e rivolte al mare per ascoltare un ragazzo che suonava la Partita n.2 in re di Bach con il suo violino. Quando finì e la folla si disperse silenziosamente, era chiaro che la musica avesse portato a tutti un po’ di consolazione, in una maniera che le parole non avrebbero mai potuto fare.
La musica, unica tra le arti, è al tempo stesso del tutto astratta e profondamente emozionale. Non ha il potere di rappresentare qualcosa di particolare o di esterno, ma ha il potere unico di esprimere sentimenti o stati interiori. La musica può perforare direttamente il cuore; non ha bisogno di mediazione. Uno non deve sapere nulla di Didone ed Enea per essere colpito dal suo lamento, chiunque abbia affrontato un lutto sa cosa sta passando Didone e cosa sta esprimendo. E c'è, infine, un profondo e misterioso paradosso: certa musica fa provare dolore e pena in maniera intensa, ma al tempo stesso porta conforto e consolazione".
Tratto da "Musicofilia"Se dovessi morire, Dio non voglia, fate che questo sia il mio epitaffio:
L’UNICA PROVA DI CUI HA AVUTO BISOGNO
PER PROVARE L'ESISTENZA DI DIO
È STATA LA MUSICA
