This must be the player: quando i film si ispirano alle icone del rock

10/09/2015 - 11:26 Caricato da Redazione
Cinema e musica sono da sempre legati in un lungo abbraccio e i musicisti, con le loro vite sregolate e geniali, fungono spesso da ispirazione per registi e autori. A volte il riferimento è immediato, altre volte c’è bisogno di scavare a fondo, scoprendo così personaggi sorprendentemente modellati su vere icone del rock. Eccone alcune.
Velvet Goldmine – David Bowie/Iggy Pop
Nel tuffarsi a capofitto nell’epoca d’ora del glam, il regista Todd Haynes plasma il proprio protagonista sul re indiscusso della scena. Brian Slade, che ha il volto imbronciato di Jonathan Rhys Meyers, ha infatti tutta l’aria di aver saccheggiato l’armadio di David Bowie e anche il dipanarsi della vicenda contribuisce a rinforzare questa prima fortissima impressione. Ad affiancare Slade c’è poi Curt Wild, che viene subito voglia di chiamare Iggy Pop, ma anche Lou Reed. La colonna sonora del film è un susseguirsi di perle musicali, ma non c’è traccia di Bowie, che non prese bene le continue parentesi omosessuali del personaggio che avrebbe dovuto rappresentarlo.
A proposito di Davis – Dave Van Ronk
Nel caso del protagonista di “A proposito di Davis” le fonti di ispirazioni sono molteplici, ma il musicista che più ha influenzato la creazione di Davis è Dave Van Ronk, ovvero uno dei pionieri del folk newyorkese pre-Bob Dylan. Il riferimento a Van Ronk è il più immediato anche perché i registi Joel ed Ethan Coen hanno fatto tesoro degli aneddoti presenti nell’autobiografia del musicista, uscita postuma nel 2005 e documento prezioso per l’esplorazione di un così complesso e sfaccettato momento artistico.
Frank – Frank Sidebottom/Daniel Johnston
Il regista inglese Lenny Abrahamson non fa mistero delle fonti di ispirazione per il suo “Frank”. L’iconografia del protagonista è infatti legata a Frank Sidebottom, alter ego del musicista Chris Sievey, ma nella psicologia del folle genio musicale interpretato da Michael Fassbender si possono trovare anche svariati riferimenti a Daniel Johnston e Captain Beefheart. L’intero film è dedicato alla scoperta delle dinamiche musicali, che siano esse produttive, creative o pubblicitarie, senza dimenticare mai il fattore umano, il più imperscrutabile e delicato.
Quasi Famosi – Glenn Frey/Jimmy Page
Il film “Quasi famosi” è un crogiolo di citazioni e rimandi a personaggi realmente esistiti del mondo musicale americano. Si può dire che molte delle vicende narrate dal regista Cameron Crowe siano parte di una vera e propria autobiografia, nella quale compaiono sotto mentite spoglie i musicisti che ha avuto modo di incontrare nella sua carriera di giornalista. Se il giovanissimo protagonista è un’estensione dell’autore, l’eroina femminile si avvicina molto alla figura della groupie Pennie Tumble, mentre il chitarrista Russell rappresenta un incrocio ibrido di divi del rock, tra i quali si possono individuare Glenn Frey degli Eagles e Jimmy Page dei Led Zeppelin.
This Must Be The Place – Robert Smith
Diretto da Paolo Sorrentino, “This Must Be The Place” deve il suo nome al brano omonimo dei Talking Heads, ma le connessioni con il mondo della musica non finiscono certo qui. Il protagonista del film, interpretato da Sean Penn, è un musicista rock ritiratosi a vita privata, che però non è pronto a rinunciare al suo look da palcoscenico. Capelli neri cotonati, trucco pesante agli occhi, rossetto rosso, vi ricorda qualcuno? Pur non essendo mai citato espressamente dal regista, il termine di paragone immediato è Robert Smith, iconico cantante dei The Cure, baluardo dell’outfit eccentrico e ispirazione estetica per il personaggio di Cheyenne. Sorrentino può dire quel che vuole, ma una tale somiglianza non può essere una coincidenza.
Ricki and the Flash - Terry Cieri
Per la sua ultima fatica cinematografica, Meryl Streep si è calata nei panni di una 60enne rock che continua a suonare con la sua band nonostante l’età che avanza e i figli che crescono. Ad ispirare il personaggio di “Ricki and the Flash”, barbaramente tradotto con “Dove eravamo rimasti”, è Terry Cieri, 61enne del New Jersey, cantante, chitarrista, nonché suocera della sceneggiatrice Diablo Cody.

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