L'intervista di Sandro Ciotti a un giovanissimo Luigi Tenco

Un'intervista radiofonica in cui emerge tutto il candore e la fragilità che faranno negli anni da sfondo alla musica di Luigi Tenco

Luigi Tenco
Luigi Tenco
13/04/2016 - 12:44 Scritto da Marcello Farno

È il 1962, e Luigi Tenco sta per pubblicare il suo primo omonimo LP. L'etichetta è la Ricordi, che dal 1959 ha accolto questo timido ragazzo genovese che nei suoi primi singoli continua a preferire l'idea di non farsi chiamare col suo vero nome, ma usare un alias (Gigi Mai, Dick Ventuno, Gordon Cliff), "essendo io iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche da due anni e, ciò che più importa, ad un partito politico (per l'esattezza che non nascondo essere il P.S.I.) nella cui direzione sono candidato ad assumere incarichi di una certa responsabilità, ed è troppo evidente che la mia passione per la musica non possa assumere ufficialmente aspetto professionale" (come si legge nella lettera a Nanni Ricordi).

Poco prima della pubblicazione del disco, nel marzo del 1962 un allora giovane cronista della RAI, Sandro Ciotti, intervista per una trasmissione radio l'esordiente Luigi Tenco. Nelle prime parole di Tenco emergono in maniera cristallina il candore e la fragilità che faranno negli anni da sfondo alla sua personalità così come alla sua musica: "Sono venuto alla ribalta recentemente, ma non credo di essere ancora pronto alla ribalta, diciamo sono di quelli che stanno per venire alla ribalta".

Alla provocazione di Ciotti, sulla sua assonanza con Nico Fidenco, altro cantante molto in voga in quegli anni ma diametralmente all'opposto di Tenco, lui risponde consapevolmente di essere diverso: "Io non faccio serate per principio, non mi piace farmi pagare per cantare, sono imbarazzato quando canto, ci vogliono gli ambienti adatti per farlo".

L'obiettivo più importante per Tenco, come ci tiene a sottolineare in chiusura di intervista, è quello di arrivare nella maniera più diretta e comprensibile a chi lo ascolta: "La mia ambizione è fare in modo che la gente possa capire chi sono io attraverso le mie canzoni, cosa che non è ancora successa". Un ambizione legata tristemente a quello che sarà poi il tragico epilogo della sua storia.

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Tag: radio

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