Live Report: i Crookers ai Magazzini Generali - Milano

(La foto in home è di Justmyphoto)

"Tons Of Friends" è il primo album ufficiale dei Crookers, è uscito il 12 marzo, e ha un cast di ospiti a dir poco stellare: Soulwax, Roisin Murphy, Kelis, passando per gli italiani Fabri Fibra e Dargen D'amico. Quella dei Magazzini diventa più di un semplice party di presentazione, è una festa vera, in grande stile, con i coriandoli, i pupazzi e tutti sul palco a cantare. Un vero e proprio battesimo, oltre ad un bagno di folla. Carlo Pastore racconta.



Party Party. Tu come te la vivi? In quelle due parole corre il rischio che i Crookers potessero diventare un Partito della Festa, dance-politicanti in sneakers e maglietta, dei djs più finiti che fatti nel loro essere "arrivati", nel loro bastarsi come megastar mondiali. E invece no. Zero pare e zero pose. In quelle due stesse parole si ribalta il senso e il senso lo tracciano come apertura i Crookers stessi: Party Party è esclusivamente "Festa! Festa!" Che i Crookers non sono tipi che si prendono troppo sul serio e si fanno cambiare dalla mole mastodontica di soldi, fiche e vestiti che è piombata loro addosso. Che i Crookers se proprio devono indossare la maschera preferiscono travestirsi da Panda (per giustificare le occhiaie?) oppure da limone (per esorcizzare il passato?). Che i Crookers l'unica croce che portano è forse quella di dover partire ogni tre giorni dall'aeroporto di Milano Malpensa, uno dei più scomodi del mondo. Che i Crookers del "ricordati degli amici" non ne hanno solo fatto una legge, ma anche un disco.



Così in un venerdì sera qualsiasi della (I hate) Milano si celebra qualcosa che nessuno, tre anni fa al massimo, si sarebbe mai aspettato. Come nell'esordio "Tons Of Friends", l'onore dell'apertura delle danze di questo Launch Party spetta a Dargen D'amico (con un cognome così, l'uomo perfetto), l'uomo che non si toglie mai gli occhiali come Kanye e colui che assieme a Fabri Fibra devasterà le radio italiane da qui all'estate, ritracciando le coordinate di che cosa sia un party serio: "questa volta ci parte la testa / come Giovanni Battesta". E' uno stracazzo di battesimo, perchè questa festa dei Crookers è l'iniziazione definitiva per migliaia di ragazzi alla loro season of love, a ciò che vuol dire essere dentro questo state of mind che è la musica electro-house. Amore e amore ancora amore purissimo. Come nel 1999 con la dance e il french-touch. Così, se Fat Boy Slim (l'uomo che pubblica con la sua etichetta Southern Fried i dischi dei Crookers) chiude molti dei suoi set con "Love is in the air", allora capite perchè, mentre Bot e Phra aprono con "We Love Animals", Dargen chieda ai kids di portare i cuori in alto. In quel momento è come se venissero mandati migliaia di tweets con un <3 dentro. Da lì in poi è una pioggia di coriandoli, un Brasile pecione dell'anima. Tu come te la vivi?



Il dj set dura 3 ore. 4 cdj 1000 sul tavolo e un unico mixer. Iniziano pestando. Poi tergiversano, si spalleggiano. Non escono mai dai binari, continuano a distillare la magia dentro le sneakers dei ragazzi (2000 paganti, ingresso 30 euro), che sudati e sfatti aspettano la cassa grassa per darci dentro. E' la generazione del pogo ad ogni costo. Succede di tutto. E non basterebbe un occhio bionico e per vedere e poi raccontare tutte le microstorie di questa sera. Tu come te la vivi? Ognuno si terrà la sua. Sale sul palco Yelle, performa "Cooler Couler" ed è un altra girandola di colori. Poi tocca a Marracash, il re della Barona e l'uomo del "Come la Cina", e i Crookers sono talmente gentili da suonare la base di un suo pezzo senza neanche il bisogno di inventarsi una collaborazione che al momento non c'è ancora. Amici, stop. Non è solo house. C'è la dubstep, la fidget, l'electro, la techno, l'hip hop. Un set tamarro quando serve, mai ignorante, anzi colto per chi sa cogliere. Con Phra e Bot che si permettono persino di infilare "El Diablo" dei Litfiba fra il delirio e lo sconcerto. Perchè dei Crookers travolge l'attitudine. E rafforza essere consapevoli di fare parte di uno stesso percorso, condividere in qualche maniera lo stesso background. Perchè se non sono i Litfiba, allora sono i Sangue Misto, che quando parte "Cani Sciolti" è il delirio totale, pazzesco come ci si ritrovi fra sconosciuti a urlare i versi di una canzone datata 1994. Io che nel 1994 avevo nove anni. Quello là sotto che nel 1994 nasceva. Quello invece che nel 1994 era in un centro sociale a vederseli dal vivo, i Sangue Misto. Insomma. Tu come te la vivi?



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L'articolo Live Report: i Crookers ai Magazzini Generali - Milano di Carlo Pastore è apparso su Rockit.it il 2010-03-13 00:00:00

COMMENTI (5)

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  • damarama14 anni faRispondi

    Ribadisco...TAMARRO è BELLO e non c'è da aggiungere altro!

    PS: Sì sono un snob che snobba gli snob :)

  • carlo14 anni faRispondi

    i Crookers infilano SEMPRE delle chicche fra il mare di pompatamarra che spingono. SEMPRE. e devi essere colto per saperla cogliere. ignorante è chi non sa le cose, i Crookers invece ne sanno.

    se poi Damarama è così snob che ha fatto il giro e vuole farmi passare per anti-tamarro, non mi avrai... :)

  • musicaperdrogati14 anni faRispondi

    esatto, sempre che t piaccia
    e il set di quella sera lo è stato tutto
    tamarro e pochissime concessioni alla dubstep e company

    peccato che si sentisse d merda tutto
    featuring, beats, bassi e cazzi e mazzi

    io nn ho retto e a una certa son sceso dai Pink is Punk targati Pig
    anche li imballato e con un po' di più di varietà e "colto per chi sa cogliere"

    :[

  • mariopanzeri14 anni faRispondi

    Everybody! Sell your body to the night!

  • damarama14 anni faRispondi

    "Un set tamarro quando serve, mai ignorante, anzi colto per chi sa cogliere"

    Questa è la cazzata dell'anno

    Tamarro è bello punto. Fine.