Cosa intendiamo quando diciamo "amor vincit omnia": ecco i primi nomi del MI AMI 2019

Scopri i primi nomi del MI AMI 2019 e cosa vuol dire che l'Amore ha vinto tutto.

La super illustrazione di quest'anno è di Andrea De Luca.
La super illustrazione di quest'anno è di Andrea De Luca.
21/03/2019 - 14:55 Scritto da Pietro Raimondi

Sono giorni, questi, che anche a vedere colorarsi gli alberi e illuminarsi l'aria, sa un po' di violenza scrivere "l'Amore ha vinto tutto". Sa un po' di contraddizione, di ostinazione a ripetersi una consolazione quando ogni singolo avvenimento va nella direzione opposta. Sembra un po' un tentativo di convincersi che le buone intenzioni, la gentilezza, l'empatia e tuttelecosebuone avranno la meglio; quando invece la gente odia, si incazza, sclera e s'ammazza.

Questa illustrazione da inizio '900, questo drappo in latinorum, questo azzurro prezioso... il rischio è pensare che qui si stia giocando ai bohemienne rintanati, si stia annunciando la line up degli ammessi al nostro bunker-artistico-anti-presa-male. Sarebbe qualcosa di bello e inutile. Sarebbe fare i decadentisti prima della Guerra Mondiale. Presuntuosi poeti ubriachi che cantano alla luna e se ne infischiano di tutto. Bellissimo, ma non siamo noi.

Noi siamo quelli che quindici anni fa hanno inventato un festival che si chiamava Musica Indipendente A Milano, e siamo pure quelli che nel 2007 hanno cancellato "Indipendente" dal manifesto per scriverci "Importante". Perché ci siamo accorti che questa roba non è per pochi. Questa è la roba che vorremmo far vivere a tutti, far conoscere a tutti, far ballare a tutti. E da cosa lo capisci che non è retorica? La retorica se ne sta in tv, sui social, persino sui magazine musicali, rintanta nei caps lock e nelle emoji. Il MI AMI, invece, succede. Ogni anno testardamente, risuccede.

Basta guardare questi primi nomi per capirne l'importanza, la portata, la cosiddetta "utilità". Massimo Pericolo, Speranza, Ketama126. Gente che sta prendendo a testate la scena rap semplicemente dicendo la più difficile verità su di sé, la meno accettabile verità. Gente che è proprio all'opposto di un'accomodante ninna nanna sotto le bombe, che te la lancia in faccia la merda di questo secolo. Gente estrema che vedrete vicino a Bartolini, Dola, Motta, Jesse The Faccio, La rappresentante di lista, Dimartino. Diversissimi, ma veri.

Il criterio è la verità. Essere radicali con sé stessi e con gli altri, essere fissati con la verità in tempi in cui tutto è di nuovo in discussione. Gente così l'abbiamo trovata certamente nel rap, (i tre citati e poi Maggio, Psicologi, Irbis37, Tauro Boys, Franco126, Nitro e un botto di altri...) ma l'abbiamo trovata anche tra chi scrive canzoni pop per squarciare gole, tra chi si mette in ogni tasto suonato sul proprio strumento (Her skin, I Hate my Village, Any Other, Nava, Riccardo Sinigallia, Tropea...), nel più profondo punk e in quello più ammorbidito  (Gomma, Fast Animals & Slow Kids, Sick Tamburo), gente così l'abbiamo trovata persino tra chi ha vinto San Remo

Il nostro compito è mettere nel parco del Magnolia voi e tutta questa gente fissata con la verità, farvi incontrare e farvi esplodere, farvi sudare e farvi piangere, perché le cose ancora succedano sotto tutta le retorica del mondo. Che poi è quello che vogliamo dire quando scriviamo: "AMOR VINCIT OMNIA"

Venite e vedete. 

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L'articolo Cosa intendiamo quando diciamo "amor vincit omnia": ecco i primi nomi del MI AMI 2019 di Pietro Raimondi è apparso su Rockit.it il 2019-03-21 14:55:00

Tag: MI AMI

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