Venerus suona perfetto, se lo facesse un po' meno sarebbe meraviglioso

Il nuovo Ep "A che punto è la notte" è il nuovo diamante grezzo di casa Asian Fake

19/11/2018 - 16:31 Scritto da Redazione

Niente da fare, nell'ultimo periodo a quelli di Asian Fake vogliamo proprio bene. La giovane etichetta infatti, nell'ultimo periodo, si sta dimostrando come la primavera di alcuni dei più progetti interessanti usciti di recente. Quali? Ketama126, Coma Cose e Sorrowland ad esempio. Non ultimo Venerus, ed è del suo nuovo Ep che vi stiamo parlando. Con "A che punto è la notte" conferma le ipotesi su quello che ci saremmo potuti aspettare dal cantautore milanese e romano di adozione.

Trasferitosi a Roma dopo cinque anni passati in Inghilterra, Venerus arriva con un misto di jazz, soul, pop,un pizzico di sale e un'impastatona di pop. E ci sono poi le produzioni di Mace in "Sindrome" e di Frenetik e Orange in "Ioxte" e "Senzasonno".  

Ho voluto creare un mio palco, giocare sull’ambiguità così che nessuno avesse paletti in cui incasellarmi. Quando ti ho tolto i punti di riferimento, le tue coordinate, posso rapportarmi a te nel modo che preferisco, portarti nel mio mondo senza preconcetti, raccontarti qualcosa di sincero. In questo senso lo spazio in cui sono seduto è finto, però l’abbiamo costruito con le nostre mani, dunque è anche vero. Io sono lì in carne ossa, ma truccato e quindi finto. Un me trasfigurato, un me musicista che non vuole però rinchiudersi in sé stesso: non mi interessa fare musica per musicisti, scavarmi una nicchia, faccio musica sperando arrivi a più persone possibile.”, dice Venerus. Noi ci aggiungiamo un accenno di però. Perchè un Ep del genere, curato al millimetro nel suono, in alcuni momenti risulta fin troppo curato. Quell'RnB misto elettronica misto canzone italiana risulta eccessivamente diluito in alcuni momenti, affogato in un lavoro sui beat un po' ruffiano . Che rimane comunque un ottimo lavoro, e questo è il però del però che riequilibra il karma. Più decisione quindi, da qui in avanti affilare le lame. Più rischio, più sbilanciarsi, più affanno, e soprattutto un po' di sporco in più. Poi, da lì, è tutta in discesa. 

Per la prima volta scrivo e canto in italiano, posso esprimermi nella mia lingua e questo significa molto. Negli anni dello studio al conservatorio, In Inghilterra, la mia testa pensava “Musica – Musica – Musica”, il suono era tutto. Adesso posso raccontare, raccontarmi: era il tassello mancante.”. Il suono, in effetti, rischia di essere tutto. Una musicalità squisita della voce (oltre che di tutto il resto) è innegabile, ma che ogni tanto fagocita il testo. Stiamo cercando il pelo nell'uovo probabilmente, ma quando l'uovo è prezioso rovinarlo è uno spreco. Venerus ci piace e questo Ep è lavorato in maniera impeccabile, ma le cose impeccabili a volte perdono qualche punto in empatia.  Questo, quindi, è uno di quei diamanti grezzi che per essere raffinati hanno bisogno di sporcarsi di più. 

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Tag: nuovo ep

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