Valerio Cosi Collected Works 2008 - Jazz

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Dalla quieta campagna tarantina il disco che non ti aspetti. Denso, vitale, feroce, inebriante di free jazz selvatico e maturo. Raga di estatico intrattenimento, suoni alchemici e tribali. Tra mood spaziali e scatti kraut ("Hoboland") si è attirati in un vortice di sudata seduzione. Ascoltando "Mozambico" siamo catapultati in Africa nera, dentro atmosfere spesse quanto drogate. Come un salto nel mezzo di una foresta vergine per studiare i movimenti e poi far la conoscenza degli indigeni di quei luoghi.

Riferimenti infiniti che vanno da Alice e John Coltrane al weird folk passando per Brian Eno, Sun Ra, Popol Vuh, Can fino a giungere con disinvoltura alla scena noise contemporanea, ad esempio Fabio Orsi ed i primi Gang Gang Dance. Compilation che raccoglie il meglio pubblicato da Valerio tra il 2005 e il 2008. Tutto scritto e suonato da solo (con predilezione per Sax e Percussioni), tranne l'ultimo pezzo che è una rilettura di un brano di Pharoah Sanders. Incantevole, davvero un ottimo album.

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La recensione Collected Works di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-04-01 00:00:00

COMMENTI (3)

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  • shivabakta 15 anni fa Rispondi

    Cosi è un grande, io ho sentito un pò di cose sue pubblicate su etichette molto sotterranee.
    Tutto il mio rispetto. E sicuramente non solo il mio

  • magnificaossessione 15 anni fa Rispondi

    Stato Brado:[:

  • unanota 15 anni fa Rispondi

    inebriante e odoroso!
    jazz forestale?
    bellissimo comunque.