aWe Cannibal Society 2009 - Rock

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Una taverna lercia, umida e maleodorante, gente sudata che poga, birra a fiumi. Ecco, questa è la musica degli aWe. Grunge duro e puro, figlio dei Nirvana ma con l'energia, la spavalderia ed il rumore del Teatro Degli Orrori. Certo c'è ancora qualcosa di scolastico, un retrogusto di gruppetto da sottoscala, e inoltre la qualità della registrazione non è ottimale. Però spaccano. Pezzi come "Mitra" o "Dizzily Into The Background" fanno venire voglia di continuare ad ascoltarli, saltare e scatenarsi, senza fermarsi neppure un secondo per riprendere fiato. Ed è merito anche del fatto che alla miscela grunge dei già citati Nirvana e degli altri "soliti noti" del genere - vedi Alice In Chains - si aggiunge una notevole vena di garage-blues che ricorda i nostrani Movie Star Junkies, evidente nell'esplosiva "Sinti".

Il cantato ricorda, o forse meglio, imita, quello di Eddie Vedder, e questo in effetti è uno dei grandi limiti della band. Proseguono un'opera che già in molti hanno iniziato prima di loro, e se vogliono riuscire ad emergere devono trovare il loro elemento caratteristico, quel qualcosa che già ai primi secondi ti fa capire chi sta suonando. Comunque la carrozzeria ce l'hanno, e la sanno usare. Ora aspetto curiosa di vedere che cosa saranno capaci di fare in un futuro album.

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La recensione Cannibal Society di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-07-08 00:00:00

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