È nato prima l'uovo o la gallina? Questo cruccio universale non ha ancora trovato una risposta vera e con in mano il lavoro di Tony Maldestro si tramuta artisticamente in: è nato prima il cd o il libro? Un materiale disomogeneo è la sostanza che compone questo tributo al mondo perché giustamente non ci sono solo le più che conosciute canzoni dei più che conosciuti e diversi vaschi e ligabui da portare in giro. Perché giustamente il mondo ha i suoi colori, le sue parole e i suoi suoni. Mai uguali a sé stessi. Tony Maldestro è così, è un'artista in via di definizione, che ancora si giostra in beatitudine tra la musica, la fotografia e la pittura. E per realizzare tutto in versione carne ed ossa si affida a Matteo Stella che cura le performance live insieme a fidati musicisti. Perché si sa, il vero artista votato all'etereo, nell'organizzazione del concreto cede. Eppure quest'opera prima è ricca di ottimi spunti. Le diverse angolazione in cui si riesce a riprendere il personaggio portano alla luce contemporaneamente irriverenza e gusto melodico. E se a tratti rievoca il suono ricercato, dissonante ma avvolgente, dei primi Quintorigo, certamente non tralascia esperimenti più radiofonici. L'ascolto scivola tra temi impegnativi come il suicidio in "L'uomo del garage", e una virata più superficiale in "Desiderium", che filosofeggia sull'importanza dell'(auto)ironia. Tutto è garantito in un'atmosfera di quotidianità e semplicità.
Il viaggio disincantato tra pensieri su carta e in musica seduti in poltrona, o meglio ancora adagiati su una vecchia sedia a dondolo tanto vintage, è solo l'inizio. Perché credo, son certa, che viste le premesse, il vero punto d'arrivo sia il palcoscenico in cui la spiccata personalità di Tony Maldestro e l'intreccio delle arti acquistino il massimo splendore.
---
La recensione Chi l'avrebbe mai letto! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-01-11 00:00:00
COMMENTI