The Glamour Manifesto S/t 2009 - Emo

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I matrimoni misti - rock-elettronica, punk-musica da discoteca – non fanno più scandalo da un ventennio buono. Su una cosa, però, non si era ancora azzardato nessuno, in parte sicuramente per la relativa novità del fenomeno, ma un po' anche perché, a parlarne in linea teorica, effettivamente si resta perplessi: la musica disco-emo è una voce che ancora non compare nei dizionari del settore, e in verità un affollato dancefloor non è l'ambiente in cui ci si aspetta di incontrare dei pallidi darkettoni in pieno tumulto esistenzial-adolescenzial-sono troppo tormentato per questo mondo vacuo. E invece, sorpresa. I Glamour Manifesto riescono nell'impresa, e lo fanno anche in modo fresco e credibile. I quattro giovinotti, compositi anche nel look – c'è quello con ciuffo piastrato sull'occhio, quello più indie brit, quello gay friendly – spaziano senza remore non solo fra My Chemical Romance e David Guetta, ma anche fra il vocoder più kitsch e la chitarra più indie, fra la New York ghetto-style con gli stereo giganti a terra per ballare la break e quella colorata, glam e sfacciata degli Scissor Sisters e tutti gli altri orfani dello Studio 54. Per i folgorati da Klaxons e Late of the Pier, un acquisto di cui non si pentiranno.

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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-12-17 00:00:00

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