SomeOne InSide Upshot 2001 - Metal

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Una spremuta di violenza fa impazzire i laser dei nostri Hi-Fi, sono i Someone Inside di Reggio Emilia che con il loro mini cd “Upshot” ci fanno riassaporare quelle sonorità trash che ora non esistono più. E forse è proprio questo il problema per una band come i Someone inside, forse suonano una musica un po’ vecchiotta, antiquata rispetto ai tempi, d’altronde non si può pretendere che musica ascoltata a cavallo tra il 1985 ed i primi anni ‘90, sia ancora attuale e fresca nel 2001.

Il disco “Upshot”, comunque, rimane uno spiccato esempio di impegno e talento di quattro ragazzi appassionati di musica vera.

Cantano in inglese e questo li aiuta a guadagnare in musicalità.

Si parte con una “Intro”, una canzone d’apertura che inizia in maniera del tutto italiana, un po’ in contrasto con il resto del cd. Splendida la terza traccia, quella che più mi ha stuzzicato, “Desised” composta di vari riff, tutti molto interessanti.

Particolare anche “B.S.S.” molto accativante soprattutto nel cantato di Claude.

Molto bella è la presentazione del demo dei Someone Inside, uno dei pochi stampati su carta lucida e con foto comprensibili; particolari le foto della copertina e del retro.

Il sound della registrazione appare molto potente, ma l’intero mini album sembra mixato dal chitarrista e dal batterista: i suoni della grancassa e della chitarra distorta sono troppo più forti rispetto agli altri strumenti, voce compresa, lasciandone l’ascolto all’immaginazione. Nel complesso un buon lavoro.

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La recensione Upshot di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-04-08 00:00:00

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