vanz Self destruction 2010 - Rock, Punk, Pop

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La musica per i giovani fatta dai giovani, e già i titoli parlano chiaro: "Teenage", più di così. Il punto di vista è quello di altre band pop rock dedite ai patemi adolescenziali, Plain White t's, All-american rejects, una strizzatina d'occhio al punk rock sk8er nell'abbigliamento, massima orecchiabilità che in "Here" ricorda i ballatoni dei The Calling. I Vanz sono compatti e impattanti, i pezzi sono costruiti assolutamente alla perfezione, i giusti ingressi delle distorsioni, ottime dinamiche giustamente calibrate, ma di Need for destruction ce n'è poco, tutto sarebbe più adatto per la nuova sigla di The O.C.; insomma, se fossimo negli USA, i Vanz sarebbero un fenomeno commerciale da primi posti in classifica. Peccato che abbiano scelto dei nomi d'arte più adatti ai Finley che ad una brava band pop rock american style. Vietato ai maggiori di 18 anni.

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La recensione Self destruction di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-02-19 00:00:00

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