Simplemen Think Rapid act in modern trash 2009 - Post-Rock

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Mumble. Questo è un lavoro che dà da pensare. Il che, di per sé, è cosa tutt'altro che negativa. Al primo ascolto, se non si è grandi amanti dell'urlo, è facile che si provi un senso di fastidio per il "pathos" interpretativo, decisamente sopra le righe, di Diego Franchini. A maggior ragione quando si avverte, sotto l'ostentata furia, un gusto melodico affatto spregevole. Ora, non che i Simplemen debbano diventare i Coldplay, però qualche sfumatura vocale in più farebbe apprezzare meglio gli echi di New Wave, Nu Rave e Franz Ferdinand che così restano un po' sottotraccia e che invece sono il punto di forza dell'album. Onore al noise e onore alla rabbia giovane – giovane veramente: l'età media del gruppo è un ulteriore punto a favore – ma non tanto quando, come in questo caso, noise e rabbia sfocano un po' il tutto sotto un'uniforme nebbia hardcore.

Mumble. Pensando pensando, la conclusione a cui si giunge è che i Simplemen Think siano tre ragazzi intelligenti e con belle cose da dire. Quando acquisteranno la sicurezza e la maturità per dirle con più calma (ma non senza urlare per niente, eh) ci piaceranno proprio tanto.

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La recensione Rapid act in modern trash di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-02-09 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • riccio 14 anni fa Rispondi

    i death of anna karina invece al mi ami ancora non han urlato troppo vero?
    i simplemen spaccano.
    e qui si ascolta solo dente.
    ciao boccasana:=