Fuseaux Demodè 2009 - Indie, Alternativo, Post-Rock

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Si chiamano Fuseaux e non Leggins, è vero, però non suonano poi così demodé, semmai vintage, che è diverso. E decisamente internazionali – area nordeuropea-scandinava, per la precisione. E coraggiosi, anche, nel loro fregarsene altamente di tutto ciò che possa rendere un album vagamente appetibile al mercato (sempre che esista ancora, un mercato). A partire dalla durata dei brani, che sforano spesso i cinque minuti, e – soprattutto - dalla struttura degli stessi che molto poco ha a che fare col pop, e molto col post e l'art rock, il noise, il proto punk. Roby, la cantante, più che cantare declama e urla, come una specie di Patti Smith ripassata nei cubetti di zucchero islandesi. I pochi momenti melodici ("It", "Jungle Fever", l'inizio di "Capo passero") si perdono in un tripudio di feedback e cambi di tempo, senza nemmeno l'ombra di qualcosa che somigli a un ritornello – ma nemmeno a una strofa, se è per questo. La presenza frequente della tromba e il momento ska di "Tututiti" poi, suggeriscono gusti più variegati di quanto sembri ad un ascolto superficiale, facendo ben sperare per il futuro. Astenersi amanti della vita facile e della musica da canticchiare in macchina.

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La recensione Demodè di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-28 00:00:00

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