Sonic Assassin State is Enemy for ever 2001 - Rock'n'roll, Punk

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State Is Enemy Forever “…è un cd di musica vera realizzato da persone vere. Loro sono miei amici. vivono per la musica, la respirano, è nelle loro vene. non se ne fregano niente di stile, attrattive o moda. questa musica nasce da sudore, muscoli, sangue e passione. Chi potrebbe chiedere di più?
Potrei fermarmi qui: basterebbero le parole di Deniz Tek poste in calce nel libretto del cd per classificare questo portento di rock ‘n’roll. Come ben detto dal mitico leader degli indimenticabili Radio Birdman, non c’è trucco nè inganno nelle quattordici tracce di questo cd, il quartetto dei fratelli Pippo e Romano Pasquini, dei quali ricordiamo i trascorsi negli A 10, conosce bene la materia, la vive ogni giorno, se ne nutre con massimo profitto. Il cd è aperto da un trittico al fulmicotone dove “Set My Brain On Fire” ha la statura dell’anthem, “King Of Cunts” tiene alta la tensione sulle folgoranti note di chitarra di Stefano Costantini, e prepara il terreno ad una catartica versione di “Murder City Nights” dei Birdman. La voce filtrata del francese Rauky Molner è protagonista della successiva “I Wanna Turn Off Your Smile” ove la tensione ritmica continua a farla da padrona, per stemperarsi solo in “Take It Easy To The End”, classica ballata di stampo detroitiana. La seconda cover dei Radio Birdman, “Love Kills” riaccende i motori ed il viaggio nelle viscere del rock prosegue: Il ritmo si fa sempre più vertiginoso, alternando originali (“Domination”, “Eyes For Eyes”) e covers (“Indu God (Of Love)” e “Sonic Reducer”) per culminare in una stupefacente versione di “What I Done To Her”. Il brano di Tex Perkins dei Beast Of Bourbon (ancora un gruppo australiano!) è stato arrangiato in chiave reggae-rock come sapevano fare solo i Clash, dopo un intro dub arrivano le tipiche accelerazioni punk mandate a futura memoria da Strummer e compagni, e per chi conosce la versione originale, resterà sorpreso in maniera favorevole.

In definita un grande disco di rock, non solo italiano, di quello vero. Più feroce di “Aliens in Bra” dei Mirsie, più completo “Land On Venus” degli Slim e di “High Society” dei Rollercoaster, tanto per citare qualche recente uscita di casa nostra. Appena un gradino sotto di “Stars Never Looked So Bright” dei Julie’s Haircut un altro“…cd di musica vera… Chi potrebbe chiedere di più?

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La recensione State is Enemy for ever di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-07-19 00:00:00

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