La Vague La vague 2009 - Jazz, Funk, Blues

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Vague è una parola importante. La sua traduzione dal francese è onda, ma si sa che ormai essa ha assunto una valenza quasi simbolica, identificando un movimento d'urto, d'impatto che in vari momenti della storia riemerge. Per cui, quando una band si propone con un nome così, le antenne del critico percepiscono che ci può essere qualcosa d'interessante.

Il progetto in questione è un trio dalle caratteristiche del tutto originali, che assecondano un incrocio prolifico fra il teatro di varietà e la forma-canzone. Lo sfondamento del teatro nel mondo della musica non è certo cosa nuova, ma è interessante l'impatto che esso ha sulle attitudini degli artisti che lo praticano. In questo caso i La Vague sperimentano gli stilemi del Cabaret anni Trenta, del Varietà fine secolo e persino del teatro di strada contemporaneo.

La formula funziona per chi non è in cerca dei soliti motivetti. L'intreccio fra jazz, tango, funky e canzone d'autore risulta vincente perché si avverte una necessità di scavalcare i confini troppo stretti dei generi. E, in fondo, "Sierge", "Parlo da Sola" sono brani che fanno divertire, carichi di atmosfere retrò, fra una piazza di paese e i Matia Bazar.

Il gioco si fa ancora più interessante nella seconda metà dell'album, nella quale il trio si trasforma in quintetto (La Vague Five Members) e le libertà di variazione sono supportate dalla strafottenza del sax. "Looking Forward", "La Vague" sono brani pregni di ritmiche funk, ballabili come fossero riff di James Brown. Un appunto particolare per le lingue: inglese, francese, italiano e giapponese si intrecciano a meraviglia nello stile della band e nelle caratteristiche vocali di Francesca Pirami, degna pioniera del progetto.

Intriso di riferimenti alle atmosfere evocate ("JPM" è un omaggio al cinema di Melville) "La Vague" è un disco da consigliare a chi è stanco della solita canzonetta, ma non vuole rinunciare alla melodia; a chi, fra un sigaro ed un whisky, vuole immergersi in ambienti differenti dello spazio o del tempo.

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La recensione La vague di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-02-04 00:00:00

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