Micha Soul Seven soul sins 2011 -

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Poche cazzate e zero giri di parole: questo disco è bello. Delicato. Raffinato. Sexy. Soul. Ok, si sente che Micha Soul vive a Bologna e non negli States, che il suo accento non è quello di Brooklyn e che la sua voce non è quella di Alicia Keys o Lauryn Hill. Ma 'sti cazzi, a un certo punto. Le produzioni di Freshbeat e Hiko sono stilosissime e non mancano mai di funk, Micha Soul risponde bene alle atmosfere smooth create dai beat e sembra migliorare di traccia in traccia. Così si passa da un peccato capitale all'altro, in una sorta di concept album che ti fa muovere la testa prima sul "boom" e poi sul "cha". Avete googlato per bene in modo da ripassare quali sono i famigerati sette peccati capitali? Bene, allora siete pronti a godervi "Your Touch", pezzo strappamutande con un groove irresistibile, la pigra atmosfera alla Erykah Badu di "So High", quella sofisticata di "What They Want" o il duetto con la brava Martina May in "I Can't Teach You". La componente femminile della crew bolognese Fuoco negli Occhi dimostra che il nu soul cresce bene anche senza famiglie ultra conservatrici della provincia americana che ti incatenano a un pianoforte in tenerissima età, capelli afro e problemi legali di varia natura. E le nostre anime italiche si possono sfamare con Soul Food a kilometro zero.

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La recensione Seven soul sins di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-03-04 00:00:00

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