Hellekin Mascara Wanna be Dino 2011 - Rock'n'roll, Strumentale, Rock

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Se c'è qualcosa di sbagliato nel nuovo lavoro degli Hellekin Mascara, "Wanna Be Dino", è probabilmente la tempistica. Nel senso che ci immaginiamo il trio suonare nel chiuso di una festa rock'n'roll popolata di magliette scolorite nel sudore, mentre fuori il mondo vede screpolare la propria conformazione geografica e politica come labbra azzannate dal gelo. Tutto ciò rende l'ascolto degli Hellekin Mascara un po' straniante e poco sincronizzato con gli eventi della storia. Intendiamoci, il trio fa ciò che deve e lo fa bene: rock strumentale che avremmo definito tellurico se non fosse che le cronache di un 2012 mascherato da 2011 ci costringono a cercare altri termini, magari meno banali. In questo nuovo cd c'è qualche innesto interessante, come le trombe di "Hurricane Pescara" che aggiungono saudade e passo lento a un gruppo che vive di distorsioni e sgambetti ritmici. Il resto è blues che mostra valvole sature come se fossero medaglie (la cover della storica "Black Betty"), riff che accelerano sulle dissonanze ("T-Red") e sgasate punk come non ne fanno ormai neanche in California ("Scartabellati"). Album godibile che però in un pianeta che esplode corre il rischio di suonare fuori moda. Chissà, alla fine potrebbe pure essere un bene.

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La recensione Wanna be Dino di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-03-25 00:00:00

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