Pescare nell'immaginario infantile di qualche, e anche più di qualche, anno fa e non pensare a canzoni per i bambini in senso stretto, ma per quelli un po' cresciutelli, come lo stesso sottotitolo dichiara. E' questo l'intento di un progetto multidisciplinare, secondo la moderna scienza della tuttologia. Ci vuole coraggio, ma soprattutto ci vuole cognizione di causa perché il tutto non diventi niente, perché il voler far troppo non abbia in fondo un gusto insipido. Insomma, in parole semplici ci vogliono i cosiddetti attributi per realizzare un lavoro trasversale completo, senza che i dettagli sembrino essere buttati lì a caso, senza che la quantità abbia la meglio sulla qualità. La Banda Putiferio grazie anche a tutti i suoi ospiti e alle loro incursioni, sa quello che fa e il tutto in questione viene fuori piuttosto bene.
Musica, testualità, immagini e recitazione nelle dosi perfette ed equilibrate, così ben amalgamate da non poter dire chi nasce prima, di chi sono le fondamenta, perché libro e cd sono indivisibili, e non solo perché ad ogni brano segue (o è preceduto da?) una storia a fumetti. Varrebbe la pena di scomodare l'idea del teatro canzone, se si volesse racchiudere in una sola definizione il risultato finale. La stessa divisione in atti richiama la spettacolarità di un lavoro da palcoscenico, e con un po' di attenzione, al di là dell'infanzia, si rivelano essere filastrocche da scoprire su più livelli di gusto e di comprensione. Musica d'autore, folk popolare, pop alternativo, ognuno trova la sua strada in questo album, che si svela piano piano insieme ai pensieri e ricordi che genera.
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La recensione Il paradiso delle trottole di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-09-12 00:00:00
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