DA HAND IN THE MIDDLE Shiver Animals Sensations 2011 - Jungle, Blues

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Shiver animal sensation, ovvero l'arte di ridere con i fantasmi blues.

Un disco dissacrante esige una recensione azzardata. Per cui esordirò dicendo che i Da hand in the middle sono gli Elio e le Storie tese del country blues. Non per l'attitudine – niente affatto altezzosa – quanto per la capacità di padroneggiare perfettamente un genere e stravolgerlo sin dalle radici. Armati di taniche, stendipanni e altri strumenti più o meno convenzionali, raccolgono e raccontano leggende e misteri della propria terra in “Shiver animal sensatione”, un album che fa dell'ironia il proprio centro propulsore.

Sono le infinite e (im)possibili variazioni sul tema a creare dapprima perplessità nell'ascoltatore. E quando il disappunto cresce fino all'inverosimile, le labbra si piegano in un sorriso sussurrando l'unica certezza che resta: sono matti questi Da hand in the middle.

Un Tom Waits sghembo e bucolico si aggira tra gli irriverenti fiati di “Bake him a cake”. “Joe flies to el limon” ci sorprende con un colorito ritmo samba. Uno scaltro ritornello swing si innesta su una strofa seriosa in “Sandy room” creando un giocoso contrasto. Aprendo un varco spazio-temporale, i Da hand in the middle trasferiscono il delta del Mississipi delle origini – con le sue atmosfere sognanti, a volte tristi e a volte sfrenate – nella ruspante provincia di Perugia in pezzi come “Take another poor gun”, in cui il passaggio dal cantautorato blues a là Charlie Patton allo scatenato folklore country dura il tempo di un respiro, e ancora prima di accorgercene siamo già al centro della pista, e stiamo già disperatamente ballando. E non riusciremo di certo a smettere sulla ruspante e goliardica “Where's my fucking mule?”

La conclusiva “Mad farmers baseball team” è una sorta di jam session allucinata, psichedelia rurale che odora di campi e leggende di spiriti dispettosi. Del resto, l'operazione encomiabile compiuta dalla band consiste proprio in questo: affondare le mani tra le radici di un blues nato per scacciare via i fantasmi. E portare alle estreme conseguenze la consapevolezza che, se proprio non riusciamo a mandarli via, tanto vale provare a riderci su. La mia conclusione personalissima a riguardo invece è sempre la stessa: sono matti questi Da hand in the middle.  

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La recensione Shiver Animals Sensations di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-08-01 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • BernardoRomizi 12 anni fa Rispondi

    Ouuuh yes...uh yes...yes yes

  • dahand 12 anni fa Rispondi

    Grazie. Un bacio.