Parsec Reset 2011 - Strumentale, Alternativo, Post-Rock

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I Parsec si adattano bene al momento di cambiamento, dal crepuscolo al buio, dall'inaridirsi al freddo, dalle poche parole, secche, al silenzio. E così in "Reset" troviamo postmetal ipnotico e recitativi alla Massimo Volume che si sposano a batteria marciante ed elettronica in linea retta. La batteria resta lo strumento centrale attorno al quale girano voci, echi, sintetizzatori cupi e basso incisivo. Da un minuto all'altro si sfonda il postrock bruciante per abbracciare la composizione lirica, con "Mahatma" ci si sposta nello zoo di Berlino, con "Monty Brogan" si omaggia fin troppo palesemente Emidio Clementi. Spunti vari si mescolano sotto una comune matrice notturna, il metallo e la pioggia, gli Isis e le suggestioni oniriche delle pellicole di David Lynch, come pure la realtà disarmante, la paura, la sensazione di un attacco necessario per evitare la sconfitta.

Un ep compatto e ben suonato che seduce e in parte disorienta perché al primo ascolto nessuno si aspetterebbe testi in italiano, e questo è decisamente un punto a loro favore, e riesce subito a dare un idea chiara di quello che i Parsec vogliono comunicare grazie a una visione omogenea e netta del loro mondo musicale, ma allo stesso tempo trovo limitante l'interpretazione vocale che rischia di inciampare, come in questa recensione, in paragoni sì lusinghieri ma altrettanto scomodi. In definitiva un buon lavoro, godibile e promettente, che ben si adatta a questo momento di cambiamento.

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La recensione Reset di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-07-29 00:00:00

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