Evasio Muraro O tutto o l'amore 2011 -

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Evasio Muraro. Quarantaquattro anni. Un passato nei Settore Out e due dischi da solista alle spalle. Ad appena un anno di distanza dall'ottimo "Canzoni per uomini di latta", Muraro affina ulteriormente il suo sound intimista e ci regala undici brani, fra inediti, cover e ripescaggi dal repertorio dei Settore Out. Non so se è il caso di parlare di rinascita o di conferma. Ad ogni modo, Muraro ha saputo giocare perfettamente le carte che ha raccolto durante un tour inaspettatamente riuscito.

Ne esce fuori un disco delicato, che punta tutto sulle liriche, suggestionate dal chiacchiericcio dei bar milanesi ("Smetto Quando Voglio"), dai frammenti poetici di Edda ("Se", già dei Settore Out), dalle parole di Guido Roberti ("O Tutto O L'Amore"). La sorpresa vera e propria sta nella cura millimetrica, con cui il Muraro mette in ordine i tasselli degli arrangiamenti: pur lasciando alla voce calda e rassicurante la libertà di incidere maggiormente sui brani, riserva ampi spazi anche agli altri strumenti, che sfumano in energici assoli di chitarra ("Non Respiro") o riff quasi radiofonici ("Smetto Quando Voglio"). E poi ancora: raffinatissima la ninnananna à la Fabrizio De André che dà il titolo all'album, l'atmosfera vertiginosa che si cela negli arpeggi di "Vedo La Tua Ombra", il banjo di "Se perdo anche te", che omaggia la versione di Johnny Cash, molto più che quella di Gianni Morandi. Infine, non stomaca, in coda, la cover di "O Cara Moglie" di Ivan Della Mea, canto di protesta e libertà, che lascia sullo sfondo di un disco così interiorizzato, un messaggio universale.

L'opera si presenta più organica e compatta rispetto ai lavori precedenti, tanto da custodire, fra le sue armonie, una visione del mondo matura ed equilibrata. Ed ecco allora svelato che l'amore racchiuso nel titolo del disco non è dato in aut aut col tutto, ma coincide con esso: con tutto ciò che di più caro abbiamo, con le strade imboccate, i ricordi, i buoni propositi.

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La recensione O tutto o l'amore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-07-08 00:00:00

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