Compilation Santo Niente (tributo) - Generazioni 2011 - Rock

Santo Niente (tributo) - Generazioni precedente precedente

Sgombriamo subito il campo dai dubbi: stimiamo il percorso artistico di Umberto Palazzo, soprattutto all'epoca dei suoi (capo)lavori pubblicati del CPI. Fummo molto critici, invece, quando si trattò di recensire le due ultime fatiche discografiche, per le quali calza ancora a pennello l'osservazione di Matteo Remitti: "Non basta un logo che regge bene al passare degli anni". Oggi è invece arrivato il momento, anche per Umberto Palazzo di un tributo in suo onore. Non sappiamo dirvi se siano maturi i tempi, ma queste 16 tracce che pescano soprattutto dalle prime due opere (il disco maggiormente rappresentato é "'Sei Na Ru Mo'No Wa Na 'I") quasi mai centrano l'obiettivo.

Non ce ne vogliano i nomi coinvolti e i curatori, ma non basta attingere a un repertorio che la maggior parte dei 30enni che frequentano questo sito conosce praticamente a memoria per realizzare un prodotto artisticamente valido. É infatti impresa ardua scegliere quella mezza dozzina di brani degni di citazione; così come è altrettanto difficile individuare gli episodi peggiori, essendo la media decisamente al di sotto della sufficienza. Si prenda la versione di "Cuore di puttana" a firma degli Zippo: partendo da un (buon) incipit in chiave noise, il brano evolve verso un volgare (e abbastanza scontato) arrangiamento metal, deragliando completamente poi nel finale. Anche Ilenia Volpe, alle prese con "Fiction" perde completamente la bussola, sia dal punto di vista dell'arrangiamento che dell'intepretazione vocale. Stessa sensazione quando Simona Gretchen & La mela e Newton provano a cimentarsi con "Junkie", canzone che in questa versione perde tutto il fascino dell'originale.

Tying Tiffany, invece, ci sorprende positivamente: se da lei ci saremmo infatti aspettati un'interpretazione più spinta di "È aria", stavolta cambia completamente rotta e punta su soluzioni eteree (viene da pensare agli Ustmamò), lasciando comunque filtrare quello spleen tipico del Santo Niente. Ancora meglio fanno gli Spiral 69 quando si tratta di rileggere "Elvira" scurendola ulteriormente, mentre i Nevica su Quattropuntozero svolgono bene il loro compito solo a metà: reinterpretano "Elettricità" mettendo all'inizio l'accento su elementi new-wave (quasi industrial), ma arrivati a metà pezzo tirano il freno (perché?) e si trasformano in qualcosa che ricorda molto da vicino i Madreblu. Menzione speciale, infine, per i Lilies on Mars, ai quali viene affidata la rilettura de "Il posto delle cose da non trovare", che reinterpretano egregiamente, e per Kitsch insieme a Micol Martinez, duetto estemporaneo che trova l'intesa perfetta con "Divora", l'unico episodio del lotto in cui a nostro giudizio si supera l'originale.

Nota a margine: continuiamo a non capire come mai siano rimasti fuori brani del calibro di "Pornostar", "Come ombra", "La vita è facile", "Tu non mi dai nulla", "Finalmente sterile" e "L'aborigeno"; rispettiamo le scelte, sia chiaro, ma forse optando per altre canzoni, il risultato finale ne avrebbe guadagnato in qualità.

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La recensione Santo Niente (tributo) - Generazioni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-07-20 00:00:00

COMMENTI (4)

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  • elgiamba 13 anni fa Rispondi

    :]:]:]:]:]:]

  • faustiko 13 anni fa Rispondi

    assolutamente normale che si apra il dibattito... il forum é fatto apposta...


    Diciamo che io non sarei stato così critico come il collega, ma i punti di riferimento della tua discografia rimangono al momento quei due dischi (ns. opinione, sia chiaro).


    Ottimo! Così ognuno ascolterà con le proprie orecchie...

    a presto.

  • santoniente 13 anni fa Rispondi

    Caro Fausto
    lo sai che non so stare zitto, quindi che sarei intervenuto te lo dovevi aspettare :)

    Azz, ma solo a voi di Rockit non è piaciuto "Il fiore dell'agave".

    A David Fricke (quel David Fricke che fa le presentazioni della Rhino, che presenta i documentari sugli album che hanno fatto la storia del rock, che è considerato una delle più grandi firme del giornalismo mondiale), per esempio, è piaciuto moltissimo e io lo ritengo il disco migliore del Santo Niente. Certamente è diverso dagli altri due, ma secondo me in positivo.
    Comunque per i giovani che si fossero collegati ora con la faccenda, se si può, faccio un estratto di brani dell'album via youporn:

    youtube.com/watch?v=cRbU5Ah…
    "Prima della caduta", questa la rifanno i Luminal ed è un ottima versione che può ricordare i Sonic Youth di "Sister"

    youtube.com/watch?v=E6y0Bew…;feature=related
    "Luna Viola", questa la rifà Canali ed è una grande versione

    youtube.com/watch?v=_SsHUW5…
    "Santuario", questa è la canzone che mi emoziona di più di tutto il repertorio del Santo Niente. In "Generazioni" è interpretata da CFF e il Nomade Venerabile

    youtube.com/watch?v=hWmxevW…;feature=related
    "Nuove cicatrici", io sono rimasto stupito che sia rimasta fuori questa.

    youtube.com/watch?v=g7AUyOR…
    "Occhiali scuri al mattino", pure l'assenza di questa è strana, comunque sono due pezzi difficili da suonare

    youtube.com/watch?v=1ptYPDm…
    "Candele"

    youtube.com/watch?v=xeDKPgL…
    "L'attesa", questa la rifanno i Katrina Saviors. Un pezzo un po'kraut, certo spiazzante se ci si aspetta il noise degli anni 90, che non posso continuare a fare perché ho già dato e abbondantemente.

    Sarò immodesto, ma non ne sento molti di brutti dischi italiani con tante canzoni di questo livello (e neanche di belli, a dir la verità).

    E voglio soprattutto ringraziare tutte la band che hanno partecipato, vi amo tutti.

    Un abbraccio :)

    Umberto Palazzo

  • cestdisco 13 anni fa Rispondi

    Streaming:

    magmusic.it/2011/05/20/gene…