Sabrina Turri Pandora 2011 - Cantautoriale, Pop rock

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Atmosfere notturne, lunari. Foreste inquietanti da cui filtra un timido raggio di sole: la voce di Sabrina Turri. Soundtrack emozionale per un cortometraggio surreale, con streghe contemporanee e scenari metropolitani desolati. Una piacevole e rassicurante oscurità, che nei primi brani ci riscalda, poi ci pietrifica. "Experience" sembra "Aquarius" di "Hair" e "Forest", richiama indubbiamente "Because the Night" di Patti Smith. La cantautrice si trasforma poi in una spietata sirena nel finale di "Keen" e ci trascina alla deriva. Il mondo di appartenenza è ben definito, forse troppo circoscritto, ma trova tuttora molto seguito. Echi della suite di "The Great Gig in the Sky" dei Pink Floyd riaffiorano filtrati dall'amore per l'universo dark.

Dolcezza e incazzatura. Atmosfere evanescenti e ballate più "tangibili". Bjork, Alanis Morissette (tanta!) e Fiona Apple. I brani purtroppo, sono ancora un po' deboli e monocorde. Neri. Assenza di colore per l'appunto. "Pandora" non è assolutamente un disco rivelazione o un capolavoro. E' piacevole e si lascia ascoltare. Ci culla nelle buie notti d'inverno, meglio se con eclissi annessa. Non sorprende e non incanta. Un ambizioso progetto di volo con un paio d'ali ancora troppi fragili. Sabrina è sicuramente talentuosa. Forse una promessa. Intanto noi aspettiamo, con la consapevolezza che sul fondo del celebre vaso è racchiusa la speranza.

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La recensione Pandora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-10-14 00:00:00

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