William Wilson Summer Holidays & Folk Routine 2011 - Cantautoriale, Acustico, Electro

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Un famoso architetto, chiamato ad esprimere un parere sulla città in cui vivo, affermò che si tratta di un luogo che non disturba affatto lo sguardo. Mi sono domandata se fosse un complimento o un insulto: il senso dell'affermazione mi è chiaro dopo aver ascoltato "Summer holiday & Folk routine", secondo album di William Wilson. L'intento è quello di convogliare la variegata esperienza precedente (dal rock al black metal al punk) in un progetto non troppo originale: unire sonorità folk (quasi assenti) e ambientazioni oscure. Qualcosa di affine alla potenza degli Spiritual Front? No, è giusto chiarirlo. C'è confusione: l'iniziale e accattivante "Vita ludus est" ricorda i primissimi Queens of the Stone Age, ma gli altri brani si distaccano subito, proponendo ballad piatte e scialbe. Buona la cover di "Phantasmagoria in Two" di Tim Buckley.

In sostanza l'album vuole giocare con i contrasti, come nel racconto di Edgar Allan Poe che ha ispirato il moniker del musicista. Una continua lotta tra alter-ego fin troppo simili tra loro. Ma nel disco gli accostamenti sonori sembrano casuali, non pienamente sotto controllo. In esperimenti del genere c'è il rischio di proporsi con un'identità poco definita, anonima. Il risultato passa inosservato. Non disturba l'udito. Non so se è un complimento o un insulto.

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La recensione Summer Holidays & Folk Routine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-11-07 00:00:00

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