Real Illusion The Union 2011 - Metal, Hard Rock

The Union precedente precedente

La linea sottile che unisce thrash, progressive e power metal.

La mia (più volte rinnegata) adolescenza trascorsa ad ascoltare solo metal mi ha lasciato in eredità il ricordo di lunghi dibattiti per stabilire se i Nevermore fossero più thrash, più prog o più power. Di rado si approdava a una degna conclusione, per il semplice fatto che la band di Warrel Dane ha sempre avuto la capacità di coniugare con sapienza i tre sottogeneri.

Esattamente lo stesso si può dire dei Real Illusion, che già nel titolo dell'album preannunciano un'unione tra realtà distanti. Tritolo nei timpani, al pari degli Exodus. Virtuosismi presenti in ogni brano, soprattutto in quelli con lunghe parti strumentali (“Distances”) che ricordano i Symphony X. L'eroica potenza dei Blind Guardian in alcuni passaggi musicali (“I want to be”, “Plastic soul”, solo per citare un paio di esempi) e nell'uso tecnicamente validissimo della voce. “In the middle of the sky” ha invece un'intro fino troppo simile a “Sweet dreams” degli Eurytmichs, per poi evolversi in maniera autonoma in una bella ballad.

Un ascolto gradevole che, per la durata di quarantanove minuti, può però risultare un po' pesante per chi, come me, non è più abituato a certe sonorità. La lunghezza eccessiva di alcuni brani – come del resto alcune branche del metal pretendono – non aiuta l'ascoltatore. A 15 anni sarebbero diventati con prepotenza il mio gruppo preferito. Sono certa che possa accadere la stessa cosa a qualche appassionato del genere.

---
La recensione The Union di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-09 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia