Orko Trio S/t 2011 - Progressive

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Fungino e psicadelico l'exploit del trio, credibilmente agito, con qualche timida riserva...

L’allure prog del progetto è evidente sin dalle prime avvisaglie (“Little Roadie Tootie”), estenuante e psichedelico excursus, in cui ravvisare già tutte le coordinate. Ci si trova catapultati nell’universo lisergico dei King Crimson, così come non è difficile scorgere l’antesignana pulsione dei Primus  in “Land Mine”, e tutta una cesura che s’estende per un quarantennio di musica “libera” e caotica. Diremmo, dei Soul Caughin sotto morfina per “Daghe”, con tutto il suo portato funky e free-jazz. Facile quindi uscire per incontrarli tra Can e Pink Floyd (“Deep Pig”), psichedelia macinata, metabolizzata, iconica (e un po’ trita).

E’ un lavoro “serio”, ben suonato e informato tanto da essere un distillato di quella cultura. Eppure, qualcosa non torna, e di certo non si tratta del fatidico “già-sentito”, ma piuttosto di un insidioso germe del conservatorismo, a cui forse è preferibile un (altrettanto opinabile) personalismo.

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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-11-28 00:00:00

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