We Love You We Got It 2012 - Stoner, Grunge, Punk rock

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Un disco ricco di riferimenti al rock degli anni '90 ma che, tutto sommato, si lascia ascoltare piacevolmente.

Come abbiamo recentemente testimoniato con le compilation a tema, in Puglia sembra esserci un discreto fermento di band valide e interessanti in ambito rock (inteso nella sua accezione più ampia) e la proposta dei We Love You, ad esempio, è da annoverare tra quelle quantomeno più stuzzicanti.

La loro formula, diretta discendente da quella che seppero sintetizzare gli One Dimensional Man nello scorso decennio, si caratterizza piuttosto per un approccio meno ortodosso e sicuramente più scanzonato - anche se in alcuni frangenti ("El carroña", "Honest", "Honey", la traccia omonima) i riferimenti a Capovilla e soci spiazzano per la forte somiglianza. Il terzetto però si mette d'impegno nel cercare di svincolarsi da un modello esclusivo, riuscendo a modellare "I kill" prendendo probabilmente spunto dalla stagione del grunge (ricordate gli Everclear?), mentre la successiva "Motorheart baby" sembra un provino dei Black Keys piuttosto che della band a cui il titolo della canzone rimanda.

Con "So sweet" si cambia ancora registro, visto e considerato che se l'obiettivo era Jeff Buckley, al massimo si arriva ad emulare le gesta dei Muse degli esordi (comunque per niente male, sia chiaro). Si chiude con "Not for me", forse il momento migliore del lotto insieme a "Ready", dove i We Love You riescono ad incastrare alla perfezione le atmosfere (e il gusto melodico) dei Foo Fighters con tracce di Dinosaur Jr. e Pavement.

Tanti riferimenti sparsi per un disco che, tutto sommato, si lascia ascoltare piacevolmente.

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La recensione We Got It di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-01 00:00:00

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