The Tocsins The Tocsins 2012 - Rock, Indie

Disco in evidenza The Tocsins precedente precedente

Non c'è nessuna novità nell'esordio dei Tocsins, ma l'energia non manca, e nemmeno quel paio di ritornelli che fanno la differenza.

Ci sono molti fantasmi sul dancefloor occupato dai Tocsins: fantasmi che non ululano e non brandiscono catene, ma imbracciano chitarre e bassi e infestano la pista a botte di riff e rullate, fantasmi tutti originari suppergiù degli anni settanta, abitanti dei garage di Londra e New York. Accompagnati, va da sé, da figli/nipoti/fratelli minori post-punk, post-garage, post-wave, post-brit... Quindi sì, siamo decisamente nel derivativo spinto, ma l'intenzione dichiarata è quella di “far saltare il culo dalla sedia”, e da questo punto di vista c'è poco da dire, lo scopo è raggiunto: il disco parte a razzo con i cori adrenalinici e ammiccanti al glam di “Driving Lessons”, e mantiene un ritmo deciso e coinvolgente fino alla fine, fra pezzi di puro indie-pop dal ritornello appiccicoso (“Since You've Been Gone”), bassi new-eighties (“Riding Dinosaurs”, “I Told”), interpretazioni in stile gioco a fare la rockstar sexy (“Real World VS Plastic Words”) e uno dei pezzi più forti, “Hey Hey”, messo in chiusura, a ribadire l'intento di non lasciare nessuno seduto in poltrona. Manca, è vero, quel lampo di vera personalità che ti fa dire “questi sono i Tocsins”, però noi intanto balliamo, che comunque di fantasmi in giro se ne vedono (sentono) di peggiori.

---
La recensione The Tocsins di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-06-18 00:00:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • Satanasso 12 anni fa Rispondi

    Fare critica è una nobile arte, un gioco in bilico tra cultura e natura, tra annose acquisizioni, capacità interpretativa e buon gusto. Un ateo non dovrebbe mai dirlo, ma... mioddio.