Maurizio Bonino BONINOMACISTE 2012 - Cantautoriale, Lo-Fi, Pop

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Cantautore Lo-fi divertente. Promette bene.

Tolto tre episodi chitarra voce, le restanti sono tutte ballate acustiche su una batteria elettronica e qualche synt. Tutte uguali, si può dire che il suo marchio sonoro Maurizio Bonino lo vuole mettere bene in chiaro. Ovviamente stiamo parlando di bassa fedeltà, la qualità della registrazione non è niente di che - prendete "Ora" con la classica chitarra di cartone al limite dell'accordatura - ma nel complesso non è male, c'è un equilibrio di fondo e non si scade mai nel Lo-fi fine a sé stesso.

E' un cantautore, tra le righe leggi più di un riferimento a DeGregori ma, più in generale, ogni canzone - vi ricordo che sono tutte molto simili tra di loro - ricorda un po' le melodie anni 60. Con le parole buttate lì, a metà tra l'intonato e l'urlato, con un accento piemontese difficile da nascondere. I testi sono leggeri, si diverte con le parole creando piccoli momenti di nonsense infantile, tanto amore sfigato, e qualche frecciatina più o meno calibrata al mondo della musica italiana e più in generale all'indie ("Rockstarra", più che trascurabile; "Ragazza indie", che pur partendo dai soliti cliché poi capisci che è molto più ironica di quanto pensavi, e poi ha un bel ritornellone, alla fine non può non piacerti). Insomma, si passa dal giochino puerile a cose più sentite e romantiche ("Elena"). Un suo perchè ce l'ha.

Quindi, Maurizio Bonino è un cantautore promettente, quasi tutte le canzoni sono prescindibili, ma c'è un gusto e una personalità che, se annaffiate a dovere, potrebbero portare qualcosa di buono. Resto in attesa.

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La recensione BONINOMACISTE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-19 00:00:00

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