My Secret Windows Law/Cut 2012 - Rock, Progressive, Pop rock

Law/Cut precedente precedente

Riuscireste a immaginare i Coldplay che fanno a botte con gli Arctic Monkeys?

Cercate di immaginarvi un rock contemporaneo tanto agli Arctic Monkeys quanto ai Coldplay. Se non ci riuscite subito nessun problema: si tratta di una fusione probabilmente impossibile e sicuramente improbabile, ma è anche quello che i My Secret Windows hanno cercato di mettere in piedi con questo loro album d’esordio. Essere scettici sulle imprese che al primo ascolto sembrano perse in partenza è sicuramente da stupidi, ma bastano pochi brani di questo album per convincersi del contrario.

Un disco dal titolo enigmatico (“Law/Cut”) dove fin dall’inizio è chiaro il tentativo di costruire un suono tagliente e abrasivo e mischiarlo con atmosfere più distese e rarefatte. Dopo l’esplosione elettrica del brano iniziale i suoni si fanno più tenui e prevale un mood decisamente depresso, malinconico e a tratti toccante. Ballate nere e travolgenti che, alla lunga, più che travolgere annoiano un po’. Per capire di cosa si tratta basta ascoltare una canzone come “When I was young” e guardare il videoclip tratto da questo brano. Qualcosa da salvare c’è: “Why” sembra un po’ modellata sugli accordi del tema di James Bond, con un’introduzione struggente fatta di voce, pianoforte e batteria, che si perde in un crescendo di chitarre distorte che urlano. L’unica vera boccata d’aria fresca è “(Sorry Sorry) Baby You Can’t Talk About It”, una scheggia pop impazzita che strizza gli occhi a ritmi danzerecci ma che non ha nulla a che fare con il resto di un disco non certo memorabile.

---
La recensione Law/Cut di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-09-04 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia