Odder Than 3 Things out of place 2012 - Progressive, New-Wave, Pop rock

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Un disco che guarda un po' al passato proponendo alta qualità tecnica e passione

Solo sei brani, ma che riescono a dare corpo a un disco denso e interessante. Si tratta infatti di una riuscita ed ispirata commistione di generi: progressive rock, elettronica, psichedelia, post rock, new wave. L'apertura è affidata alle percussioni tribali di “Africa Distance” e all'affascinante svilupparsi di “Insuccesses” (melodie avvolgenti, chitarre a dare corpo). “Brian Eno”, al centro dell'opera, regala ampi fondali sonori su cui si stagliano basso e batteria, mentre “Computer Science” (chitarre aggressive e spigolose) e “Casket We Build” (atmosfere cupe in lento crescere) lasciano spazio alla conclusiva, nervosa e algida “Odder”.

Il punto di forza di questo “Things Out Of Place” è che, a differenza di molti altri lavori di stampo progressive, riesce a comunicare sentimenti ed emozioni, piuttosto che apparire fredda esecuzione di tecnicismi. Insomma, un disco che guarda un po' al passato (ma nell'era del revival non è necessariamente un difetto), proponendo alta qualità tecnica e passione.

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La recensione Things out of place di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-11 00:00:00

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