Bambole di Pezza Crash me 2002 - Rock, Punk, Alternativo

Crash me precedente precedente

Viste in azione qualche tempo fa come supporter dei P.A.Y. al “Rainbow” di Mialno, le cinque Bambole di Pezza mi erano sembrate un gruppo assolutamente inutile, visto e considerato che se musicalmente erano sembrate mediocri, neanche dal punto di vista fisico mi avevano poi impressionato particolarmente. Ecco perciò stupore e sorpresa, da parte del sottoscritto, nel momento in cui dal consueto pacchettino sbuca questo “Crash me”, disco che mai avrei giudicato positivamente alla luce di quel solo concerto.

Certo, quest’album non cambierà il corso della storia, ma il quintetto dimostra di potersi giocare qualche carta raggiungendo, alla fine dei conti, una striminzita sufficienza. Di più proprio non si può, perché se da una parte possiamo condividere l’attitudine punk e la dimensione ‘rrriottt’, dall’altra non possiamo non sottolineare una grossa carenza in fase compositiva, tanto che le ragazze ci sembrano ‘acerbe’ anche dal punto di vista degli arrangiamenti. La loro formula, infatti, ha diversi punti di contatto con le sonorità pop, ma quando ciò accade faticano a coniugare i due aspetti, finendo così per sembrare più Natalie Imbruglia che PJ Harvey (“Be in your mind”), oppure più Irene Grandi che una qualsiasi altra rockeuse degna di nota (“Veleno magico”).

Nel momento in cui, invece, cambiano registro, sia che si tratti di noise (“La mantide”), di ‘punk for fun’ (“Le streghe”, “Stato puro d’odio”, “On the road”, “Peace & love”, “Rock ‘n’ roll”) o di canzone rock (“Squarci d’immagine”, forse la traccia meglio riuscita), i risultati ci sembrano decisamente migliori, ma tali da giustificare l’acquisto solo per gli amanti del genere.

Ancora da perfezionare, poi, tutti quegli episodi lasciati (volutamente?) incompiuti a livello di produzione (“Crash me”, “Paranoia”), che forse avrebbero goduto di miglior sorte se si fosse lavorato più attentamente al momento dei mixaggi - fase che, comunque, ci è sembrata decisiva in alcuni episodi non eccellenti sotto il livello compositivo.

Infine, nota di merito per tracce più hard come “Vieni con me” o per la già citata “Squarci d’immagine”, dove ci sembra che il gioco funzioni meglio di ogni altro episodio, tanto da consigliare al ‘collettivo’ di (ri)partire proprio da qui se vorrà dimostrare qualcosa di buono. Il giudizio rimane comunque invariato rispetto a quanto scritto nelle battute iniziali, sempre che dal vivo sappiano esprimersi (almeno!) ai livelli del disco. Altrimenti la mannaia della stroncatura sarà sempre in agguato…

---
La recensione Crash me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-30 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia