Marco Levi Vietata la riproduzione 2013 - Cantautoriale, Pop, Alternativo

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Ascoltando queste canzoni sarà difficile dire “non mi diverto”.

Se è vero che il buon gusto è nemico dell'arte, la copertina di questo cd è un capolavoro senza tempo. Massimo rispetto, ci vuole coraggio. E soprattutto tanta ma tanta ironia, il che ci porta dritti alla musica, dove di ironia ce n'è a pacchi, ed è anche di quella intelligente. Magari all'inizio non te ne accorgi, e può anzi sembrarti a tratti banale, per esempio quando senti versi come “tu avrai l'X-factor, tu starai su facebook”, e pensi no dai, l'ironia sui talent e sui social anche no! Però poi lo rimetti daccapo e scopri i giochi di parole surreali di “Viva la fuga”, l'acidità di “Latin lover”, la cattiveria infantile di “La canzone di Johnny Boa”, e capisci che la vena sarcastica di Marco Levi sa andare oltre il sociologismo spiccio, per mostrare una visione del mondo personale e originale. Nonché un'ottima scioltezza nel saltellare da un tono cantautorale all'altro – alto, basso, serio, faceto, vecchio, nuovo, Rino Gaetano e Simone Cristicchi senza il buonismo, il folk (finto)intimista e quello da centro sociale, i violini sanremesi e le tastiere riccionesi.

Tutto incastrato come in un puzzle dai pezzi tagliati male ma che alla fine compongono un quadro che trova il suo senso proprio nell'essere sbilenco, asimmetrico, disarmonico. Come quella copertina piena di cose assurde e di pessimo gusto, ma, fortunatamente per le nostre orecchie, (molto) più gradevole.

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La recensione Vietata la riproduzione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-13 00:00:00

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