A Million Ways FUTURE PLANS 2012 - Pop punk, Punk rock

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Una cannonta di punk rock melodico, questi ragazzi suonano come gli Stati uniti d'America

Un punk-rock così ben definito che si fa fatica a credere di trovarsi ad ascoltare una band italiana: gli A million ways suonano come gli Stati Uniti d’America degli skate e dei cappellini di traverso, dei Rise against, della musica dell’adolescenza che poi ti porti avanti tutta la vita.

L’ep “Future plans” è una sorpresa: cinque tracce perfettamente calibrate tra un suono propriamente punk e la ricerca della melodia, il tutto supportato da una straordinaria sezione ritmica, con la batteria degna di Travis Barker, tiratissima ma sempre capace di dilatare e restringere i pattern, sottolineando ancora meglio le dinamiche tra momenti punk rock e quelli più pop. Il primo singolo estratto, “Well fed”, è una cannonata, col suo ritornello dritto come un treno in corsa, mentre in “History of forever” la voce si fa più hardcore, senza rinunciare comunque alla sua vena melodica. Nella breve “SLNP” i tempi si dilatano su chitarre più rilassate creando quasi una ballata rock, che si rivela poco più di un intro per “Maxwell goes to college”, ultimo brano della collana.

Tutto in questo ep ha il suo giusto ruolo, dalle chitarre con questo suono così pieno e completo, alla vocalità ostentatamente americana, alla batteria, il vero motore di tutto il disco. Esiste ancora qualche ingenuità nei testi che non hanno un’unità di tematiche e di intenti: si passa dallo schiavismo da social network alla vita scolastica, una personalissima (ma simpatica) reinterpretazione della questione religiosa, qualche ingenuità linguistica e problematiche tipiche della giovane età dei componenti ma presentate con piglio troppo poco personale. Ma davanti a una band che suona così, sono sicura che sapranno migliorare anche questo aspetto.
Menzione d’onore all’artwork del disco, col cornicione bianco che permette di concentrarsi singolarmente su tutti gli elementi –titolo, nome della band, il tema floreale-, e che ricorda le copertine dei punk rocker di Brooklyn The men.

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La recensione FUTURE PLANS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-03-18 00:00:00

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