The Juniper Band Secrets of summer 2002 - Rock, Psichedelia, Noise

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Neanche un anno completo è passato da quando i The Juniper Band pubblicarono il loro esordio “…of debris and daylong dreams”, mini-cd che aveva il pregio - non poi così diffuso - di saper colpire al cuore. Nemmeno 365 giorni, dunque, e i bolognesi tornano con un nuovo disco, questa volta ‘sulla lunga distanza’, ancora una volta registrato a Senigallia nei RedHouseRecordings Studios con l’aiuto dell’amico David Lenci.

Undici canzoni crepuscolari che creano uno scenario, a dispetto del titolo, autunnale. Undici canzoni dove l’Italia non è il fulcro del movimento, ma solo una componente del gioco. Undici canzoni in cui rielaborare un proprio concetto di rock, dopo avere ascoltato Pink Floyd, Kyuss e Motorpsycho (solo per citarne qualcuno, sperando di non essere scortese verso tutti gli altri). Undici canzoni - seppur rivisitate in quella che solitamente viene considerata la classica struttura - e questa è una cosa già indicativa di per sé.

Eccoli qui, dunque, i segreti dell'estate della Juniper Band: classiche canzoni - giocate su piano, chitarra e voce - che dopo aver tracciato una linea pressoché retta possono improvvisamente aprirsi in giochi psichedelici e progressivi, trasognanti ed eterei, dove gli intrecci strumentali rubano il posto alla parte cantata, poi viceversa e viceversa ancora. Ecco perciò la magnifica suite “Twin dreams of seen and seem”, ispiratissima, o le dilatatissime atmosfere di “Ride, dead”, per non parlare di quelle più rumorose di “Sunwards” o delle più classiche “A tale of holy devotion” e “Lights from a bar” (con la bella, roca voce della Zedek, ex Come).

In “Secrets of summer” si intravedono quelle peculiarità che rispondono al nome di eleganza, talento, maturità, sensibilità. Non ancora prettamente sviluppate, questo sì, ancora un po’ acerbe, ancora un po’ giovani.

Sicuro il tempo farà il suo corso e ci regalerà una Juniper Band capace di scrivere dischi di questa stessa magica intensità, ma ancora più pieni, ancora più completi. Gli stessi segreti dell’estate, ma quella volta completamente svelati.

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La recensione Secrets of summer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-12-03 00:00:00

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