Musica 'rumorosa' e testi evocativi al Cinema Bianchini.
Un po’ di tempo fa, a Padova e dintorni, a chi non aveva una lira per andare al cinema, si diceva di andare al Cinema Bianchini “co’ ‘a testa sui cussini” per vedere uno spettacolo. Il cinema era il proprio letto, lo spettacolo erano i propri sogni.
I Cinema Bianchini esordiscono con “Qualche Santo Sarà”, un album ‘rumoroso’ fin dall’inizio: “Testa”, il primo brano, si apre con una batteria che si fa subito sentire e alla fine lascia pure un po’ di mal di testa. In tutto il disco dominano melodie incalzanti, potenti e veloci. A queste si accompagnano testi curati e in italiano, e questa scelta coraggiosa gli vale almeno un punto in più. È notevole pure la citazione cinematografica da "L’Odio" di Kassovitz, fin qui tutto bene, in “Altro”, la quinta traccia del disco. In “Quiete” la batteria, instancabile, continua a martellare. Nonostante il titolo, non è proprio un pezzo tranquillo. Poi la musica si fa più lenta per non limitare la vena romantica e un po’ rassegnata di “Tasche”, dove le cose si perdono perché non ci si guarda mai ("ed il resto che ho te lo infilo in tasca, tanto lì non ci guardi mai"): un testo ben scritto su una base meno invadente. “Mercurio” è forse il brano migliore: intensa e coinvolgente al punto giusto, costruita su giri di basso e una batteria che ci si adatta perfettamente, per un brano che fa muovere la testa al suo ritmo incalzante. “Diavoli”, infine, chiude il disco con uno sguardo sull’adolescenza attraverso un testo riflessivo, anche se un po’ banale.
Nel complesso i Cinema Bianchini non esordiscono male. Forse tendono a fare un po’ troppo ‘rumore’ e questo può distogliere l’attenzione dai testi che invece sono quasi tutti ben scritti. È un disco suonato al massimo, urlato, pieno di forza. Ma spesso non è solo la forza che fa un buon disco.
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La recensione Qualche Santo Sarà di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-25 00:00:00
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