The Spezials Crazy gravity 2013 - Lo-Fi, Punk, Garage

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Un album riuscito a metà: alternative-rock in bilico fra originalità esplosiva e riempitivi da cestinare.

Attivi da circa 3 anni in Lombardia, The Spezials conquista la prima prova studio grazie ad una campagna di finanziamento pubblico che ha coinvolto raisers provenienti da tutt'Italia; il risultato è "Crazy Gravity", registrato al Try Studio e pubblicato in primavera. Dieci episodi dalla durata media di 2 minuti compongono l'ascolto indie-rock (per quanto possa avere ancor senso usare il termine “indie”) che evidenzia le influenze variegate del trio: si passa da brani che strizzano l'occhio all'alternative più easy listening (in “two girls” a farla da padrone sono le schitarrate pulite e i cori coinvolgenti) a tappeti di afrobeat dove è predominante il richiamo ai Vampire Weekend, come in “Morning dead”, brano intriso di sonorità punk.

Tutto bello, tutto piacevole, ma non esente da difetti: “Bass and drum”, traccia strumentale che convice solo a metà, segna lo spartiacque da una prima tranche di brani robusti ad una seconda che evidenzia una debolezza artistica imputabile alla mancanza di ulteriori idee creative, pensare ai rimanenti brani come dei riempitivi è un peccato legittimo. Alla lunga i pattern melodici di “If I had some paper” e “Horizontal Couch” hanno un amaro retrogusto di già sentito, sono confusionari e non reggono il confronto con la (riuscitissima) title track che apre l'album coi fuochi d'artificio. Le prestazioni dei singoli membri della band, nel bilancio complessivo dell'album, risultano ben riuscite ed in particolare si fanno apprezzare le composizioni di Lorenzo Tedeschi: evadere dallo stereotipo di basso come accompagnamento non è facile. Da rivedere, tuttavia, la dizione del cantato inglese per evitare scivoloni da perdita immediata di credibilità. 

Missione riuscita solo a metà per gli Spezials: "Crazy Gravity" è un punto di partenza con punti di qualità convincente, ma anche parentesi tutt'altro che entusiasmanti; la stoffa c'è ed in alcuni frangenti esplode nel suo pieno potenziale, ma bisogna raffinare e pescare i concetti migliori evitando quanto di troppo scontato è presente nella prima opera inedita.

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La recensione Crazy gravity di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-06-13 00:00:00

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