La Band del Brasiliano Vol. 1 2013 - Pop, Funk, Easy-listening

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Il Brasiliano riunisce sotto la sua egida un ensemble di alto livello, che spazia dal funk alle colonne sonore con picchi di assoluta qualità

Un ensemble di musicisti dalle più svariate provenienze (c'è chi ha suonato con Martha Reeves ed Eddie Floyd, chi con Benvegnù e Ulan Bator) si costituisce nel 2010 per la registrazione di una colonna sonora, quella del film "La banda del Brasiliano". Passata quell'esperienza però la band ci prende gusto e continua a suonare insieme, fino ad esordire con questo "Vol.1": tredici pezzi di cui la maggioranza è composta da cover, da Ennio Morricone ("Metti una sera a cena") a Baudo/Lauzi ("Gira gira"), passando per temi di film erotici come "Gola profonda"e "Femina ridens", o poliziotteschi comi come "Il cittadino si ribella" e "Mark il poliziotto spara per primo".

Il repertorio è tutt'altro che monocorde, i contributi strumentali di livello decisamente alto (menzione speciale alla sezione fiati), c'è gusto e volontà di attualizzare negli arrangiamenti del sassofonista/chitarrista Filippo Brilli. Insomma, niente da dire, anzi, tutto molto bello, con alcuni apici come la rilettura quasi northern soul di "Femina Ridens", o il tiratissimo funk "Clavinet GT Chase".

In scaletta anche una manciata di brani originali, come lo strumentale "Gioventù, droga e violenza", "Drugs & violence" e il simpatico r'n'b alla Rocky Roberts de "La donna dei miei guai". Nulla di trascendentale però, mentre vere chicche sono la languida "Uno come te", con la voce di Serena Alessandra Altavilla a rubare la scena a un arrangiamento comunque pregevolissimo, che culmina in uno splendido solo di trombone; e "Brozzi's theme", strumentale da titoli di coda che, complice la chitarra di Lorenzo Ciani, si spinge a sorpresa in territori gilmouriani, con il giusto equilibrio tra ragione e sentimento che ogni buon scrittore di colonne sonore dovrebbe possedere. Aspettiamo dunque il vol. 2, magari con qualche pezzo originale in più, ma senz'altro con questa direzione da mantenere. Avanti tutta.

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La recensione Vol. 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-24 00:00:00

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