Be the Man Week 2013 - Indie, Alternativo, Post-Rock

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Bordate valvolari tipiche di chi ha un mondo di sentimenti da esprimere e proprio niente da dimostrare

C’è odore di teen spirit nel titolo del cd, "Week". E anche nella copertina stralunata, che riassume alla perfezione l'etica slacker che sembra traspirare da questi sette brani d'esordio. In effetti, i Be The Man percuotono gli strumenti come se davanti non ci fosse nient'altro che un futuro alienante da esorcizzare a colpi di watt. Bordate valvolari tipiche di chi ha un mondo di sentimenti da esprimere e proprio nulla da dimostrare.

"Died In Minivan" è un ossessivo rincorrersi di chitarra, basso e batteria, biglietto da visita sonico in bilico tra fruibilità melodica e dissonanza intransigente. “Ale, Cum, Sun, Dog” ha l’incedere decadente degli Unwound più atmosferici e minacciosi. “Rip Romeo Arc” alterna ottimamente pietra e velluto, in un gioco di dinamiche tempestose che richiamano alla mente l’ultimo scorcio del grunge, quello dell’annata 1994. Per essere un esordio, insomma, i Be The Man se la cavano benone. La sensazione, però, è che tra i sette brani di “Week” ci sia una diffusa tendenza da “buona la prima”. Un pizzico di lavoro in più - sugli arrangiamenti, sulle melodie, sulla visione d’insieme - potrebbe servire alla crescita della band.

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La recensione Week di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-06-03 00:00:00

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