Nima Marie Woollen Cap 2013 - Cantautoriale, Folk, Pop rock

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Un disco che evoca immagini, sensazioni e paesaggi emotivi. Un pop folk delicato che richiama atmosfere dolci e pure.

Non so perché, ma mi sono figurata subito il profilo, sebbene molto approssimativo, di Nima Marie: una ragazza dai tratti gentili e i capelli rossi. Poi sono andata a dare una sbirciatina sul suo profilo Facebook ed eccola lì, proprio come la immaginavo.

La musica di “Woollen Cap” non evoca solo le forme della cantante, ma molte altre cose: immagini, sensazioni, paesaggi emotivi e mentali, suggestioni sonore. Vi sembra troppo? Premete play e vi parrà di passeggiare sotto la pioggia fine di una città grigia con “You Know I Do”, pop folk delicato che richiama atmosfere dolci e pure. Le dieci tracce danno respiro, si legano bene tra di loro e sono semplici (con semplicità non intendo suoni scarni o banali, tutt'altro). Intanto siamo stesi sul letto, malinconici, un momento dopo che un ricordo ci ha attraversato la mente e ci ha fatto male, proprio qui, nel cuore, mentre suona “A Brighter Dawning”, pezzo dalle coloriture musicali delicate (“And people recommend / I’ve gotta take you out of my head”), adesso invece torniamo con la mente a un bacio dolcissimo dato a chi ci ha fatto battere il cuore, con “Eyes Shout” che ha gli archi dalla sua e una struttura musicale più ricercata rispetto agli altri pezzi. “Country Road”, è il folk che ti accompagna in una strada di campagna, mentre guidi e tutto sembra essere bello, al posto giusto, proprio dove deve stare.

Semplicità. Ecco cosa trasmette questo disco. Purezza. “Is this love that I’m feeling?”, domande che ci poniamo nel periodo dei brufoli e dell’adolescenza scalpitante, ma che ci rimangono attaccate addosso anche negli anni a seguire. Si sfiorano, in questo “Woollen Cap”, tutta una serie di sentimenti, ogni pezzo tira fuori un ricordo dal cuore e un sentimento dal cassetto semichiuso della mente; si raccontano storie che smuovono qualcosa dentro e che ci aprono gli occhi su una realtà che spesso dimentichiamo, quella fatta di sensazioni essenziali che, nel bene e nel male, vanno assaporate perché non sai quando torneranno. Nell'attesa, mi siedo a guardare la pioggia ascoltando questa piccola chicca. 

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La recensione Woollen Cap di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-04 00:00:00

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