Furious Georgie You Know It 2013 - Rock, Folk, Acustico

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Un esordio folk-psichedelico di ottimo livello e che lascia intravedere grandi spiragli per il futuro

Dietro il nome d'arte di Furious Georgie si cela Giorgio Trombino, esperto musicista siciliano che in questo progetto abbandona le sue svariate band per presentarsi in veste solista: ma solista vero e proprio, nel senso che il nostro oltre a cantare suona tutti gli strumenti di questo disco, non esattamente pochi.

Un album fondamentalmente acustico, che affonda le radici nel folk ma si ramifica in particolare nel sound psichedelico dei Sixties, spesso manifestamente pinkfloydiano. Si parte con un blues di stampo tradizionale come "Giggrind", poi il suono vetusto e ammaliante del sitar ci introduce a "Screaming Parrot Blue", un pezzo che pare una (molto riuscita) collaborazione tra il George Harrison "indiano" e gli Zombies, e poi a "Day of the dead", con una sonnacchiosa slide che sembra uscita dai provini di "Meddle".

E si prosegue per altre nove canzoni, tutte ugualmente suggestive, mai troppo preoccupate di mascherare i  propri numi tutelari. Si stacca da esse "NGC-6543", unico pezzo in italiano di "You know it": pur rimanendo nell'orbita di riferimento del disco, con l'aggiunta dei synth e il raffinato arrangiamento vocale, che si articola su un bel testo un po' hippie un po' nerd, è forse l'episodio che più lascia briglie sciolte all'immaginazione, facendo rivivere quello scenario freak che nell'Italia dell'epoca era giunto tardi, ben oltre la propria data di scadenza. Furious Georgie riesce in questo brano ad attualizzarlo, ed è tutt'altro che un'impresa facile.

Il resto del lavoro è poi tutt'altro che brutto, anzi è ottimo, piacevolissimo, ben scritto (sui propri modelli, ok, ma ben scritto), suonato e cantato stupendamente. Ma se dovessi indicare una strada per i prossimi lavori, sarebbe quella aperta da "NGC-6543": Giorgio Trombino ha tutte le potenzialità per scrivere in futuro quel disco di folk-psichedelia sessantina in italiano di cui finora ci sono stati pochissimi esemplari convincenti.

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La recensione You Know It di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-26 00:00:00

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