The Bonnie Parkers Raw and wild punk rock adventures 2002 - Rock'n'roll, Punk

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Ok, se avete letto la durata e il numero dei brani del disco, vi sarete fatti i vostri conticini e avrete già capito di cosa si tratta…
Umberto e Simone, dalla capitale, innamoratissimi del punk-rock storico (quello alla Ramones e Buzzcocks, per intenderci), dopo le esperienze di Turturros e Astrozombies, ci riprovano con questo progetto dedicato alla memoria e perché no, all’estetica western, del mito criminale di Bonnie Parker (quella di “Bonnie & Clide” I suppose…).

Nove schegge in cui i tre - il batterista mi sembra di fresco acquisto - sparano a mille i loro intenti: uno sporco lavoro, ma fatto bene, tant’è che al terzo ascolto mi si sloga il collo a far su e giù, e la Ceres che tengo di fianco mi chiede baci a più non posso.

La composizione è quasi equamente divisa tra i due, che si alternano anche alle parti vocali, e se la voce di Simone a tratti mi appare più particolare ed espressiva, lampante è anche la mano di Umberto nella stesura dei pezzi e nei ritornelli killer.

I momenti migliori: “It’s all too wrong” (come una sigla di Arnold meno nero e con la cresta), “I hate what they call music”, “Laying dead” e “Don’t want see you around”…titoli quasi più lunghi dei testi, che parlano soprattutto di integrità musicale, fedeltà al punk-rock e sporadicamente, con una sincerità e crudezza disarmante, di amori, per la maggior parte finiti male.

Annoto pochissimo durante l’ascolto, non ci sono picchi né cadute in questa confezione che comunque rimane un po’ stretta ai Bonnie Parkers rispetto, lo immagino, ai sudati live ritratti nelle foto allegate.

Solo per amanti del genere, forse, per gli entusiasti delle ‘three-chords-songs’ più ortodosse, di quella grande truffa che è riuscita, e riesce, a mascherare da rivoluzione la mossa più reazionaria della musica rock del novecento, ma mi si consentirà, in questo tempo carnevalesco, che gran piacere ritrovarsi a strillare: “Wasting money, losing friends, nothing strange I’m in a punk rock band”.

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La recensione Raw and wild punk rock adventures di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-10 00:00:00

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