ALBERT ONE Stay (Acoustic Romance Mix) 2013 - Pop, Acustico, Easy-listening

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Per te che avevi sedici anni nel 1984

Una volta a capodanno mi sono trovata, non ricordo come e perché, a una festa che forse era a tema e non lo sapevamo, ma più probabilmente no, visto che i presenti erano tutti della generazione di chi è stato nel pieno del vigore giovanile e amoroso intorno al 1983. Quindi a tale party ci si scatenava senza nessuna remora nell'alzare le braccia (ricordate la teoria di “Santa Maradona” braccia-giù-etero-braccia-su-gay?) al ritmo di “Video Killed The Radio Stars” e “Just Can't Get Enough”, e si ondeggiava stretti stretti con “Careless Whisper”.
Francamente non saprei dire se quella sera, fra una “I Like Chopin” e una “Shout” venne suonata anche qualche hit di Albert One, ma se questa rivisitazione soft di “Stay” fosse già stata realizzata all'epoca, avrebbe avuto ottime chance di finire nella playlist del momento lentone, e sarebbero stati cinque minuti di perfetto tempo delle mele. Non si può dire male di questo “acoustic romance mix”, e non perché sia stato fatto in ricordo dell'autore scomparso (il cinismo è sacrosanto quando si tratta di brutte canzoni scritte con nobili scopi), e nemmeno perché sia bello (santi numi, proprio no), ma perché è così onestamente anni '80, così candidamente sigla di telenovela, così Radio Capital con quel crescendo a doppia voce uomo-donna che pare di vedere il video con lei cotonata che canta fra tende ondeggianti in una grande sala vuota accanto a un pianista in giacca bianca e cravatta stretta, che non puoi non desiderare il 45 giri per metterlo nel mangiadischi alla festa di capodanno.

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La recensione Stay (Acoustic Romance Mix) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-21 00:00:00

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