ALBERTO GESU' SVEGLIARSI GENTE 2013 - Cantautoriale

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Una sottile ironia che non scade nel banale. Un buon disco cantautorale

“Sono venuto tra voi per volere divino è una scelta discutibile ma alla fede non si comanda o c'è o non c'è per cui mettetevi il cuore in pace e ascoltate queste inutili canzoni”. Questa è la presentazione di Alberto Gesù.

Sinceramente la dichiarazione di intenti del cantautore (“esperimento di geriatria cantautoriale e blasfemia soft che ha come scopo la diffusione interclassista su scala mondiale della sfiga quotidiana”) aveva provocato in me non poca titubanza. Mica per male, ma la prima traccia si chiama “Dio = Diavolo”, quindi passatemi un po’ di perplessità. Alla fine mi accingo comunque all’ascolto; prima traccia, un incedere quasi in sordina, attitudine reggae e una tesi decisa: il mondo è sbagliato e non c’è un perché e Nostrosignoreiddio non è visto come il bene. “Hastasiemprebuenasuerte” è un brano delicato à la Dente con l’aggiunta del fagotto e del glockenspiele che impreziosiscono l’atmosfera, mentre “siamo soli ad aspettare questo treno che passerà”, un filo di malinconia leggera che percorre ttutto il pezzo; in “Torneremo ancora a piangere di gioia” ci si fa beffe delle disgrazie o, semplicemente, del corso degli eventi, un funerale comico dove tutti sono vestiti a festa e ridono. Un giro di accordi piacevole domina la prima metà del brano “Noi vs tutti”, mentre l’altra metà continua sulla linea dei precedenti e sembra di sentire la banda del paese che infonde allegria nelle persone; “Idrogenossigeno” è parente di “Rette Parallele” del già citato Peveri (sfido a non accostare i due brani fra di loro), gli opposti che (non) si attraggono, “diversi eppure uguali”. Con “Mi vesto male” sembra di essere sulla giostra di un luna park con in sottofondo un valzer distorto da trombette e un clown che spunta fuori dalla sua scatola gialla, con tanto di imprecazioni finali a Gesù (eccole che arrivano), mentre con il la la lai la la iniziale della track di chiusura “ Un’altra vita”, ho davvero creduto che Alberto Gesù avesse fatto un featuring con il fidentino dai capelli scarruffati.

Il peso specifico dei sentimenti in questo disco è leggero, tutto è visto con ironia e simpatia e la mia titubanza iniziale è sparita ben presto. L’ascolto risulta piacevole, senza intoppi o pesantezze e, a volte, è proprio questo che serve: brani di spirito, una sottile ironia che non esagera e non scade nel banale, argomenti in cui tutti noi ci imbattiamo osservati da un’altra angolazione, pacata ma a suo modo dolce. Il sound invece si amalgama un po’ troppo e tutti i brani sembrano prolungamenti di quelli precedenti, così da confondersi fra loro nella mente dell’ascoltatore e questa è l’unico difetto che mi sento di sottolineare. Nella mia testa, invece, rimane l'mmagine di Gesù e Dente (che accoppiata formerebbero?) che strimpellano insieme con quell’accento del nord che tanto mi piace.

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La recensione SVEGLIARSI GENTE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-28 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • paolo.dusi 10 anni fa Rispondi

    Ho comprato il cd e, al primo ascolto, saltava!

  • paolo.dusi 10 anni fa Rispondi

    Gesù e Dente, una coppia di fatto?