The Sensibles A bunch of animals 2013 - Punk, Pop, Garage

A bunch of animals precedente precedente

Tutto il pop acido che potete immaginare in dodici canzoni. Un buon inizio.

In questo disco c’è molto: il legame con l’ormai rimpianto passato degli anni ’70 – ’80 dei Cheap Trick (a pensarci bene li vedrei benissimo in “I want you to want me”) e dei Buzzcocks in “Milky way” e “My Mattress”, il pop-punk anni ’90 dei Beatnik Termites in “I want your blood” e “Animals” e il ricorrente pop dei Lemonheads. L’innovazione è data dalla voce un po’ manga di Stella, riconducibile al timbro della cantante delle Shonen Knife, soprattutto in “Kitten Blues”, forse ancora più da “bambina” nel nostro caso, e a Ronnie Spector delle Ronettes. Il ritorno agli “uh la la” ("Silly Song") e agli “uoh uoh uoh” ("I want your blood") è la ciliegina sulla torta rendendo il tutto orecchiabile e canticchiabile dopo pochi ascolti. I pezzi sono brevi, semplici e coinvolgenti, ed il risultato è un mix spontaneo che mi gira in testa già da qualche giorno. Soffermandosi sulla copertina del disco, un carinissimo dinosauro che dorme (le grafiche sono tutte fatte a mano dalla cantante) e sul rosa di “Dear Otzi”, nulla fa pensare al punk. Ma appena parte il primo pezzo ("Happy") si scopre l’indole allegra e vivace, ma allo stesso tempo ragionevole e assennata dei The Sensibles, un’indole ed un immaginario che almeno loro possono vantare e che li caratterizza per la sua unicità. 

---
La recensione A bunch of animals di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-08 00:00:00

COMMENTI (2)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia