Banda Bassotti Asì es mi vida 2003 - Ska, Folk

Asì es mi vida precedente precedente

Avviso a tutti i cittadini: la Banda Bassotti è nuovamente a piede libero!

Data la pericolosità dei soggetti in questione, raccomandiamo di prestare la massima attenzione evitando di frequentare luoghi ambigui, in particolare negozi di dischi e centri sociali.

La Banda Bassotti, tratta in arresto nell’estate del 2002, è riuscita a scappare con la collaborazione della GridaloForte, un’organizzazione specializzata nel riciclo di denaro sporco (legato principalmente allo spaccio di musica) spesso utilizzato per fomentare impegno politico ed indipendenza artistica.

In quindici anni di disonorata carriera. la Banda Bassotti ha sporcato la propria fedina penale con alcuni episodi raccapriccianti: la raccolta di fondi per costruire una scuola in Nicaragua, una serie di concerti organizzati in Salvador per festeggiare la fine della guerra civile e l’indizione delle prime elezioni politiche, il sostegno alla cultura basca - ed in particolare ad un manipolo di debosciati chiamati Negu Gorriak, la diffusione di notizie distorte e tendenziose (clamorose e prive di fondamento le allusioni riguardanti l’abuso di potere da parte dei politici e l’ipocrisia della chiesa cattolica, assolutamente demenziali le storielle a sfondo razzista create per incoraggiare tolleranza e solidarietà).

Alcuni agenti infiltrati nell’ambiente underground capitolino sono riusciti a carpire alcune spaventose illazioni; pare che la Banda abbai già dato il via alla sua clamorosa azione reazionaria: 16.

L’operazione dovrebbe articolarsi nei seguenti punti:
- utilizzare la musica come veicolo per denunciare le ingiustizie della società moderna;
- recuperare canzoni popolari legate a lotte partigiane e guerre civili;
- diffondere composizioni ammalianti nate dalla fusione di ritmi ska, allucinazioni hard core e suoni folk;
- rendere omaggio ai martiri della libertà in particolare al popolo cubano capace nel 1959 di destituire il dittatore Batista (“Que linda es Cuba/Cuba si yanqui no”), a Victor Jara, Violeta Parra e chi ha urlato le tragedie e le torture del mondo latinoamericano (“El pueblo unido jamas serà vencido”), al ‘Frente Sandinista di Liberacion Nacional’ (“Nicaragua Nicaraguita”), al popolo irlandese (“Go on home British soldiers”), alle Brigate internazionali che dal 1936 al 1939 hanno combattuto il fascismo del generale Franco (“El paso del Ebro”), ai partigiani e ai proletari italiani (“Fischia il vento” e “Figli dell’officina”);
- riscrivere, con il sangue di chi ha lottato per un mondo migliore, centinaia di pagine di storia;
- ricordare attraverso le parole della poesia 16, Pablo Neruda, ambigua figura della letteratura sudamericana;
- stillare spirito sanguigno e barricadiero e promuovere lotta ed allegria.

Considerando gli effetti che 16 potrebbe avere sulle menti umane, preghiamo chiunque sia in possesso di informazioni di pubblica utilità di farne sollecito inoltro presso i nostri centri.

Chiudetevi nei vostri salotti, accendete la televisione, ascoltate la radio, leggete i giornali!

Fidatevi di noi, vi daremo tutto quello di cui avete bisogno….

Non correrete il rischio di imparare a leggere fra le righe e di far muovere le vostre cellule celebrali.

---
La recensione Asì es mi vida di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-04-07 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia