Sun On Sunday Tutte le Distanze 2013 - Rock, Blues, Alternativo

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Brani troppo ripetitivi che rischiano di annoiare presto. Si raggiunge solo la sufficienza

Dirò immediatamente come la penso. “Tutte le distanze” di Sun On Sunday è un disco blues piacevole da ascoltare, ma pesante da digerire completamente. Sarà perché quattordici brani che cavalcano sempre la stessa onda senza adottare soluzioni originali, un po’ stancano. Sarà perché il blues è un genere che divide molto, o lo ami o lo odi. Ma ci sono anche le mezze misure, e questo lavoro si posiziona comunque a metà, fra il piacevole e il carino. Niente di emozionante però.

Si viaggia fra gli accordi ammiccanti che strisciano ruffiani della opener “Buio Nero”, le chitarre grezze e il basso come protagonista di “Bologna E’ Umida”, il ritmo sincopato di “Notturno” e l’atmosfera più rock e travolgente di “Blues Di Città”. C’è spazio anche per le parole sussurrate e le sonorità pacate di “Se Ti Dicessi Che Non C’è Poesia”, la voglia di ballare sulle note stoppate delle chitarre di “Con-Fine”, l’atmosfera più lo-fi di “In 4 Punti” e i suono scarni e ruvidi di “Fondo Di Bottiglia”. Ad un certo punto, intorno alla metà del disco, l’attenzione cala, per poi, a tratti, risalire. Un po’ troppi ups and downs insomma, la grinta viene spesso a mancare e ci si trova distratti facilmente da altro. Le soluzioni proposte finiscono per diventare fin troppo ripetitive (ok che il blues si basa, fondamentalmente, su una struttura ciclica, ma non dobbiamo abusarne troppo), fino a confondersi l’una con l’altra. Non basta la sufficienza per accontentarci, bisogna puntare più in alto. Le potenzialità ci sono, basta non buttarle via. Dai!

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La recensione Tutte le Distanze di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-05 00:00:00

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