Embrace the Universe A dim glare hovers in the gloomy night 2014 - Sperimentale, Post-Rock, Shoegaze

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Paesaggi cinematici a Nord

"A dim glare hovers the gloomy night" riporta esattamente a quello che significa, una fioca luce nella cupa notte. E tu quella pallida e fiebile luce nell'oscurità la segui, è inevitabile. Chiudendo gli occhi ed ascoltando "Abisko", "Neurosis: Hallucinations" e "After all these years" inizia a delinearsi l'immagine di un prato, dell'erba alta ancora umida di rugiada e della debole luce del sole che inizia a fare capolino dietro la bassa foschia, di un colore dal violetto al grigio. L'obiettivo di creare paesaggi sonori è raggiunto. I riverberi e la voce, usata alla stregua di uno strumento supplementare, aiutano a visualizzare atmosfere evocative.

Da "We're diving into a further universe" si cambia leggermente registro e i toni si alzano un po', a dimostrare l'ecletticità di Embrace the Universe che non si limita ad una produzione interamente shoegaze (My Bloody Valentine, Slowdive) e da sognatore nostalgico ("Abisko", riferita ad un paesaggio Lappone effettivamente visitato), ma si mescola ad una vena post rock e new wave. L'ultimo brano "Heaven: soon forgotten", strumentale, quasi classico-impressionista, Sigur Ros e forse un qualcosa di Marianelli nella parte del piano, funzionerebbe alla grande come colonna sonora.  

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La recensione A dim glare hovers in the gloomy night di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-06 00:00:00

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